E’ una decisione vecchia, rimasta sempre inattuata per le resistenze di buon senso anche dentro il Palazzo municipale”.
E’ quanto afferma, in una nota, il segretario regionale dell’Idv Lelio De Santis.
“L’idea è quella di dare, prima della fine del mandato elettorale, un segnale forte di ‘ritorno alla normalità” per una città che non è e non può essere normale con un centro storico paralizzato dai cantieri della ricostruzione, con sedi di uffici pubblici dispersi nel territorio, con gli stessi uffici comunali distribuiti in varie sedi e con servizio di trasporto pubblico inefficiente ed inadeguato, anche per l’estensione del territorio da servire.
Tutto questo – rileva De Santis – impone da anni ai cittadini l’uso dell’auto privata, non per svago ma costretti, per raggiungere un ufficio o un negozio, una farmacia o uno studio medico. Gli incolpevoli cittadini, responsabili di vivere in una città che non è normale, debbono pagare il parcheggio, come è giusto che si paghi in una città normale!
Certamente, non si sentiva il bisogno di aggiungere un’altra tassa agli aquilani, soprattutto a chi deve pagare la Tari aumentata quest’anno del 23% e deve pagare i bollettoni del Progetto Case, nè si aspettavano questa decisione i coraggiosi commercianti che hanno deciso di riaprire i propri negozi e che, prima degli incentivi, vedono decisioni negative e disincentivanti per le loro attività.
E così, questo Santo Natale ci porterà pacchi, doni, ma anche soste a pagamento e qualche multa in più per i cittadini distratti. Se fossimo in una città normale, governata in modo normale e collegiale – commenta infine il segretario dell’Italia dei Valori – l’invito a ritirale la delibera che disciplina il ritorno al pagamento dei parcheggi sarebbe valutata con attenzione, ma nello specifico penso verrà cestinata, perchè più del merito vale la mossa politica”.