Sono stati Maurizio Acebro (Prc) ed Enzo Del Vecchio (Pd), a nome di tutti i consiglieri comunali d’opposizione che già nelle ultime settimane hanno sottoscritto analoghe denunce e diffide sui lavori per il costruendo Stadio del Mare, a rinnovare l’invito alle istituzioni per intervenire affinché si blocchino i lavori. La denuncia iniziale era quella di “cementificazione” della spiaggia, contravvenendo con alcune opere successivamente irremovibili alle normative demaniali. Domani riprenderanno i lavori per completare lo Stadio, con le inevitabili rimodulazioni di quelle opere che l’Amministrazione stessa definì degli errori.
Ma l’opposizione non si arrende: lo Stadio non si deve comunque fare perché costituisce “grave disastro ambientale, grave violazione di norme urbanistiche in atto, uno scempio di gravissime proporzioni ai danni del patrimonio della collettività, non escludendo il reato di falso ideologico”. Accuse dure quelle che si leggono nel documento inviato già ieri alla Polizia Municipale e alla Guardia di Finanza, e che domani sarà consegnato al responsabile della Procura che si occupa già della vicenda.
Daniele Galli