Teramo. “Per evitare ogni tipo di strumentalizzazione e speculazione elettorale, ritengo utile ricordare che Marco Pannella, fondatore e presidente qui a Teramo dell’associazione Amnistia Giustizia Libertà Abruzzi, nel corso della sua ultima intervista su Il Fatto Quotidiano definì ‘una merda’ la proposta di riforma costituzionale Renzi-Boschi”.
Lo ha dichiarato Vincenzo Di Nanna, segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi, dopo la notizia del Presidente della Giunta Luciano D’Alfonso che, nell’arringare i sindaci abruzzesi per sollecitare il loro sostengo al SI nel referendum costituzionale, dichiarando di volersi candidare a consigliere comunale a Teramo ‘replicando lo sforzo di Pannella’.
“Marco, in ogni caso, è sempre stato per il sistema elettorale di tipo maggioritario con collegio uninominale, mentre con la riforma costituzionale Renzi-Boschi, sostenuta da uno ‘scatenato’ Luciano D’Alfonso, si vuol proporre una Camera dei deputati dei nominati dai partiti e un Senato appannaggio della casta partitocratica”, aggiunge il segretario di AGL.
“Il Presidente della Giunta, piuttosto che sforzarsi d’emulare Marco Pannella, dovrebbe occuparsi della piena attuazione di quelle leggi regionali più care al leader radicale e cioè la legge sul garante dei detenuti e quella sulla cannabis terapeutica. Chi vuole raccogliere il suo messaggio di speranza pensi a rispettare la Costituzione, applicando le leggi a tutela dei diritti che sancisce, e non a stravolgerla a uso e consumo della partitocrazia: basta con le strumentalizzazioni, al referendum io voterò NO”, conclude Di Nanna.