Lo ha dichiarato Fabrizio Fornaciari, Portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, preciando: “Purtroppo registriamo da tempo un atteggiamento non utile a salvaguardare le ragioni dell’Abruzzo quindi di dialettica, sano confronto e laddove necessario anche di scontro, tra D’Alfonso e Renzi. Al contrario c’è il totale appiattimento del Governatore verso il Presidente del Consiglio per motivi legati evidentemente alla carriera politica del primo e non alla tutela del territorio.
“Da quella scadenza – continua Fornaciari – ad oggi la Giunta regionale tra liti e crisi ha continuato a vivacchiare ed in particolare a penalizzare fortemente la Provincia di Teramo. Nel suo appello a votare sì al referendum ha del grottesco il riferimento al territorio teramano e al suo voler moltiplicare gli sforzi per il nostro territorio anche attraverso una candidatura simbolica a consigliere comunale per il Comune di Teramo sulla scia di Marco Pannella. La nostra provincia è divenuta oramai la ‘periferia dell’Impero nella regione facile e veloce’: si continuano ad elargire somme per realizzare opere pubbliche di dubbia utilità altrove, nel Masterplan le risorse attualmente e realmente fruibili per il nostro territorio sono provenienti dal PAR-FSC 2007-13 a firma Giunta Chiodi, sulla sanità grida ancora vendetta la chiusura del punto nascite di Atri, i ‘fondi-fran’ per il dissesto idrogeologico destinati ad undici comuni teramani sono serviti invece a coprire i buchi di bilancio di Abruzzo Engineering, la pianificazione per i nuovi finanziamenti nelle aree montane come previsto dalla ‘Strategia nazionale per le aree interne’ dell’ex ministro Barca si muove su logiche confuse e clientelari”.
“D’Alfonso mobilita i sindaci amici in nome dei finanziamenti e dell’attenzione che il Governo avrebbe rivolto all’Abruzzo – conclude l’esponente del partito della Meloni – noi chiediamo invece ai cittadini teramani di ricordargli la disattenzione della Regione verso il nostro territorio e comportandosi di conseguenza il 04 dicembre prossimo con il loro NO forte e deciso”.