Lo ha dichiarato Fabrizio Fornaciari, Portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, preciando: “Purtroppo registriamo da tempo un atteggiamento non utile a salvaguardare le ragioni dell’Abruzzo quindi di dialettica, sano confronto e laddove necessario anche di scontro, tra D’Alfonso e Renzi. Al contrario c’è il totale appiattimento del Governatore verso il Presidente del Consiglio per motivi legati evidentemente alla carriera politica del primo e non alla tutela del territorio.
Ricordiamo infatti che per recuperare il rapporto col premier già in occasione del referendum dello scorso aprile sullo’Sblocca Italia’ relativo alle trivellazioni in mare, in un primo momento D’Alfonso aderì al comitato delle regioni per il sì contrapponendosi al governo nazionale, salvo poi defilarsi dalla battaglia referendaria a tutela dell’ambiente”.
“Da quella scadenza – continua Fornaciari – ad oggi la Giunta regionale tra liti e crisi ha continuato a vivacchiare ed in particolare a penalizzare fortemente la Provincia di Teramo. Nel suo appello a votare sì al referendum ha del grottesco il riferimento al territorio teramano e al suo voler moltiplicare gli sforzi per il nostro territorio anche attraverso una candidatura simbolica a consigliere comunale per il Comune di Teramo sulla scia di Marco Pannella. La nostra provincia è divenuta oramai la ‘periferia dell’Impero nella regione facile e veloce’: si continuano ad elargire somme per realizzare opere pubbliche di dubbia utilità altrove, nel Masterplan le risorse attualmente e realmente fruibili per il nostro territorio sono provenienti dal PAR-FSC 2007-13 a firma Giunta Chiodi, sulla sanità grida ancora vendetta la chiusura del punto nascite di Atri, i ‘fondi-fran’ per il dissesto idrogeologico destinati ad undici comuni teramani sono serviti invece a coprire i buchi di bilancio di Abruzzo Engineering, la pianificazione per i nuovi finanziamenti nelle aree montane come previsto dalla ‘Strategia nazionale per le aree interne’ dell’ex ministro Barca si muove su logiche confuse e clientelari”.
“D’Alfonso mobilita i sindaci amici in nome dei finanziamenti e dell’attenzione che il Governo avrebbe rivolto all’Abruzzo – conclude l’esponente del partito della Meloni – noi chiediamo invece ai cittadini teramani di ricordargli la disattenzione della Regione verso il nostro territorio e comportandosi di conseguenza il 04 dicembre prossimo con il loro NO forte e deciso”.