Pescara, il Comune punta a recuperare 7milioni di euro con la lotta all’evasione

filippello_tarsuPescara. Entro il prossimo 31 dicembre l’amministrazione comunale di Pescara punta a incamerare 7milioni di euro con l’attività di contrasto all’evasione dell’Imposta comunale sugli immobili, l’imposta sulla pubblicità e la Tassa sui rifiuti. E’ questo l’obiettivo del 2011 che oggi ha annunciato l’assessore ai Tributi Massimo Filippello nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare gli obiettivi del 2011. Presenti anche il dirigente Marco Scorrano e il responsabile di servizio Mastroluca.

“A tutt’oggi – ha ribadito l’assessore Filippello – il Comune di Pescara è uno dei pochi in Italia a non aver aumentato una sola imposta nei confronti del cittadino, nonostante i tagli effettuati da Stato e Regione. Tale procedura è stata possibile grazie all’attività svolta dai nostri uffici per regolarizzare migliaia di posizioni anomale. Partiamo con l’Imposta comunale sulla pubblicità: nel 2011 abbiamo previsto un gettito ordinario pari a 1milione 250mila euro, evidentemente superiore al gettito del 2010, pari a 1milione 200mila euro, e del 2009, pari a 1milione 169mila euro. Attraverso l’attività di monitoraggio del territorio, condotta dalla Polizia municipale, abbiamo previsto di incassare per fine anno altri 110mila euro. Anche per l’Ici il gettito ordinario, ossia l’incasso derivante dai versamenti dei contribuenti già censiti, in tutto 68mila unità, è evidentemente cresciuto raggiungendo nel 2011 quota 21milioni 250mila, a fronte del gettito 2010 pari a 21milioni di euro e del 2009, pari a 20milioni 500mila euro. Nel frattempo, grazie all’attività di accertamento, abbiamo già individuato 2mila posizioni anomale per omesse denunce, ossia duemila evasori totali; 2.400 posizioni anomale relative alle aree fabbricabili, ossia 300 posizioni per le demolizioni e ricostruzioni; 100 posizioni divenute irregolari in seguito all’accoglimento di osservazioni al Piano regolatore che ha trasformato la destinazione d’uso dei terreni, e 2mila posizioni anomale per aree edificabili da verificare. Altre 6mila posizioni anomale sono state scoperte dagli uffici relativamente agli anni 2006-2007, l’ultimo anno di pagamento dell’Ici, che stiamo monitorando prima della prescrizione. Poi le ‘scissioni fittizie’ dei nuclei familiari, ossia quando uno dei due coniugi, regolarmente sposato, stabilisce la propria residenza in un secondo appartamento dichiarandola come prima abitazione per non pagare l’Ici. In realtà le recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno stabilito che per prima casa si intende solo quella in cui dimora il nucleo familiare con i figli a carico; l’altra è giudicata a tutti gli effetti seconda casa e dunque l’Ici si paga al 7 per mille. L’indagine condotta dai nostri uffici ci ha permesso di scovare subito 3mila posizioni anomale tra i nuclei familiari monocomponenti: negli ultimi dieci giorni abbiamo effettuato un controllo a campione su 50 posizioni delle 3mila monitorate, e abbiamo già emesso 30 avvisi di accertamento con un incasso pari a 30mila euro. Ben 13mila le posizioni anomale Ici emerse tra nuclei familiari incompleti, sulle quali però dobbiamo ancora completare gli accertamenti. Un grande supporto è poi giunto dai questionari inviati a partire da ottobre scorso e ai quali hanno risposto l’82 per cento dei contribuenti, ossia 4mila soggetti su 5mila. Dai controlli a campione effettuati negli ultimi dieci giorni, abbiamo già individuato 100 posizioni anomale che hanno prodotto un incasso di 70mila euro in più. Per le aree fabbricabili abbiamo invece controllato in un mese circa 200 posizioni che hanno prodotto 400mila euro in più per il Comune. Infine prima della fine dell’anno abbiamo già previsto un controllo massivo su ben 8mila posizioni Ici relative al 2007: tale attività dovrà portare entro fine anno nelle casse comunali 3milioni 600mila euro in più rispetto al gettito ordinario già previsto”. Infine gli obiettivi Tarsu: “Anche in questo settore il gettito ordinario previsto in bilancio è passato dai 17milioni 400mila euro del 2009 a 17milioni 750mila euro del 2010, saliti già a ben 18milioni 200mila euro del 2011 – hanno proseguito l’assessore Filippello e il Dirigente Scorrano -. Le attività previste sino a fine anno prevedono il controllo di ben 3mila posizioni anomale per omesse denunce; 4mila posizioni anomale sono emerse attraverso le verifiche incrociate tra la banca dati Ici e Tarsu; 1.200 anomalie su contratti di locazione e comodati e 2mila posizioni anomale emerse dai questionari. Anche in questo caso, negli ultimi dieci giorni sono stati effettuati 150 controlli con 100mila euro di accertato. L’obiettivo per il 2011 è di portare nelle casse comunali 3milioni 100 mila euro in più di quanto previsto”.

Gestione cookie