Montesilvano. “Il perdurare dello stato di degrado del lungofiume del Saline è una vergogna le cui responsabilità ricadono sull’amministrazione comunale di Montesilvano e sulla Giunta Regionale”. E’ quanto sostengono in una nota i consiglieri regionali Maurizio Acerbo (Prc) e Antonio Saia (Pdci), i quali ricordano che il 6 dicembre 2010 il Ministero dell’Ambiente aveva chiesto alla Regione Abruzzo di procedere alla nomina di un commissario ad acta a fronte della “reiterata inerzia” del Comune di Montesilvano.
“Abbiamo presentato un’interrogazione” spiegano “per sapere dal presidente Chiodi quali siano le ragioni di questa colpevole indolenza della Regione. E’ legittimo il sospetto che voglia coprire le inadempienze di Cordoma, ma è evidente che questo comportamento omissivo, se nuoce all’ambiente e alla salute dei cittadini, non può in alcun modo nascondere le responsabilità del sindaco. Parliamo di un sito di bonifica di interesse nazionale e il giudizio sulla “reiterata inerzia” del Comune di Montesilvano è contenuto nel verbale della Conferenza di servizi decisoria tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente lo scorso 6 dicembre. A 6 mesi di distanza nulla è stato fatto”.