Chieti. Il Pd di Chieti critica l’amministrazione comunale sulla gestione del rapporto con la Teateservizi.
Nel prossimo Consigli Comunale verrà presentata la delibera sulla Teateservizi ed il Pd critica il fatto che si arrivi agli sgoccioli (la proroga scadrà il 30 giugno). La società conta circa 55 dipendenti e, secondo la forza di opposizione, con questo modus operandi dell’amministrazione comunale, la società rischia concretamente un forte ridimensionamento dei servizi e del personale (potrebbe gestire solo la riscossione). La critica del Pd non è sulla delibera, ma sul ritardo con il quale viene presentata.
“Il Pd – ha spiegato il capogruppo, Alessio Di Iorio – essendo un partito di governo ed essendo responsabile, vogliamo che la Teateservizi continui ad occuparsi della riscossione e di tutte quelle attività che l’hanno caratterizzata fino ad ora. Negli anni passati, seppur tra mille difficoltà, questa società è riuscita a svolgere le proprie mansioni. Noi avevamo fatto una delibera sul gas sulla quale l’attuale sindaco, allora consigliere comunale di opposizione, aveva votato contro. La Teateservizi deve acquisire non la gestione del gas, ma il tubo. Il Pd si asterrà dalla delibera. Questo lo faremo per un fatto di responsabilità. Se non si approverà questa delibera, la Teateservizi non potrà più fare tutte quelle attività che sono consone per questi servizi”.
“La nostra lamentela – ha aggiunto Marco Marino – deriva dalla perdurante mancanza di programmazione di questa amministrazione. Una prova è che a oltre un anno e mezzo che questa amministrazione è in carica, viene ancora portata avanti questa delibera. Nella delibera non c’è niente di concreto. Sembra fatta esclusivamente dall’amministrazione senza far riferiemnto alla Teateservizi. Questo è un segno di totale disorganizzazione su questo aspetto. La scadenza per la proroga è per il 30 giugno e l’amministrazione avrà il dovere di manifestare la propria volontà a questo proposito. Noi riteniamo, visto l’aspetto così importante, che ci siano di mezzo dei posti di lavoro, quindi questa è una cosa che va portata avanti. Noi richiediamo più attenzione e riteniamo che questa col tempo sia venuta meno”.
“Vogliamo dare un segnale forte – ha concluso Luigi Febo – nei confronti della Teateservizi per la quale da un anno e mezzo a questa parte, l’amministrazione non ha fatto niente. La Teteservizi non può prendere decisioni importanti perchè non ha l’imput e non viene messa a posto perchè l’Ente non ha le idee chiare su questo aspetto. L’amministrazione, con uno scatto d’orgoglio, in questi 5-10 giorni, deve sciogliere tutti questi nodi che si è portata dietro in questo anno e mezzo. C’è una superficialità nella predisposizione dell’atto grandissima”.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che ha affermato: “Avverto l’esigenza di fare chiarezza sul futuro della società Teateservizi, divenuta in questo primo anno di mio governo, una sorta di giocattolo con cui una parte della sinistra, quella abituata alla politica della menzogna, tenta di fare propaganda ottenendo, però, quale unico risultato, quello di gettare nello sconforto decine di famiglie teatine che proprio dalla Teateservizi traggono la loro unica fonte di sostentamento. Questa classe politica di sinistra che ieri ha indebitato la nostra città e che oggi si erge a paladina dei cittadini che subiscono i danni da loro provocati, non meriterebbe risposta. Sento, però, il dovere di rassicurare i dipendenti della Teateservizi che l’amministrazione comunale ed, in particolare l’assessore D’Ingiullo, stanno lavorando non solo per conservare gli attuali livelli occupazionali ma, attraverso la ricerca di servizi sempre più efficienti, di creare ove possibile nuova occupazione. E dal 1° gennaio 2012 entrerà in pieno regime il nuovo Piano Industriale della società che non solo manterrà i servizi già offerti, punterà il rilancio della società sul riscatto delle reti gas e su nuove attività in fase di studio come ad esempio la gestione del servizio idrico integrato. Sono stato facile profeta quando in Consiglio Comunale mi esprssi contro l’apertura della Teateservizi poichè la ritenevo un carrozzone clientelare voluto fortemente dalla sinistra che si è dimostrato, così come era organizzato dalla stessa sinistra, inutile e dispendioso per le casse del Comune di Chieti. Come sindaco sono chiamato a curare gli interessi di tutti, anche di quei dipendenti assunti grazie ai buoni uffici dei politici dell’epoca che non mostrano di essere fedeli alla società e così facendo non fanno il bene della Teateservizi. Voglio ribadire a chiare lettere che la società Teateservizi di proprietà al 100% del Comune di Chieti, dal 2012 diventerà una società che saprà e dovrà vivere non soltanto grazie alle casse del Comune di Chieti. In meno di un anno – ha concluso Umberto Di Primio – ho rimesso sui giusti binari la vicenda ex Burgo, ho completato il percorso di rilancio del teatro Marrucino con la recente nomina del Consiglio di Amministrazione ed anche per la Teateservizi è tutto pronto per l’inaugurazione ufficiale del nuovo corso. Se i signori della sinistra credono di intimidire me o la mia amministrazione ricorrendo al metodo di tirare fango sull’avversario, hanno fatto male, malissimo, i loro conti”.
Francesco Rapino