Post sisma: Ancarano pensa al “patto di confine”

Ancarano. Incontro con le Università di Teramo e Camerino per verificare i margini per elaborare un’idea convenzionale per la gestione del post-simma.

 

Cratere o non cratere, come sottolinea il sindaco Pietrangelo Panichi, ad Ancarano si percorrono strade utili per disegnare il futuro. Dopo gli incontri avuti con l’Ateneo di Teramo, domani (lunedì 14 novembre) il sindaco incontrerà una rappresentanza dell’Università di Camerino per elaborare quella che viene definita un’idea convenzionale.

 

Successivamente, potrebbe prendere forma un piano per progettazioni “cognitive” del territorio: dalle esigenze del post- sisma e nel contesto di “un disinteresse”, come scrive Panichi, ” degli Enti e partire dalla Provincia di Teramo. Lo chiameremo patto di confine in virtù di una delibera di consiglio comunale approvato lo scorso mese di maggio.

 

Lo presenteremo agli attori competenti per il finanziamento, a partire dalla disponibilità della Regione, fino al Governo, attraverso la sollecitazione dei parlamentari i quali dovranno renderci edotti delle opportunità normative, attuali e future”.

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