“Questa di oggi è una pagina scritta nella storia”, ha detto Pavone una volta arrivato nella sala consiliare di Roseto quando i dati erano ormai chiari. Il candidato del centrodestra, sostenuto da Liberalsocialisti, Pdl, Lega Nord, La Destra, Udc, dalle due liste civiche Insieme per Roseto e Popolo di Roseto e al secondo turno anche da Obiettivo Comune di Alfonso Montese, è sempre stato in testa nello spoglio dei voti. Il divario tra i due candidati è andato via via crescendo man mano che i dati affluivano all’ufficio elettorale del comune. La vittoria di Pavone è stata chiara a poco più di un’ora dalla chiusura dei seggi, quando il divario era già arrivato a circa settecento voti.
Pavone è arrivato a Roseto dalla sede dei Liberalsocialisti, a Campo a Mare, a bordo di una Volkswagen decappottabile, e dalla Piazza della Stazione ha proseguito a piedi, scortato da un piccolo fiume di folla, il tratto sino al municipio, dove ad aspettarlo si erano già radunati numerosi sostenitori. Accanto a lui, il vicesindaco in pectore Alfonso Montese, il presidente della Provincia
“E’ una grandissima soddisfazione per tutti noi”, ha detto Pavone nel discorso improvvisato all’interno di una sala consiliare gremita di gente. “Farò quanto detto in campagna elettorale – ha detto il neo sindaco di Roseto – Sentivamo palpabile il risultato che è arrivato oggi. Abbiamo parlato come voleva la gente – ha aggiunto, ragionando su cose realizzabili, ma il difficile viene adesso. Forse sarà stato più facile vincere che rimettere in sesto la città”. “E’ stato l’isolamento politico che aveva già battuto la Ginoble”, ha aggiunto Pavone, più volte interrorrotto nel suo discorso dai cori dei suoi sostenitori.
“Farò un’opposizione seria e concreta”, ha dichiarato Teresa Ginoble nel suo comitato elettorale, visibilmente emozionata. “Forse si doveva credere prima nella coalizione”, ha aggiunto.