Prevista una riduzione delle previsioni di entrata pari a 148mila 736euro, nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2011, “somma” precisa l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia “che abbiamo però recuperato attraverso un taglio della spesa e comunque rispettando il patto di stabilità. Ancora una volta una polemica dal sapore esclusivamente strumentale come quella messa in piedi dal Pd si è sciolta come neve al sole. In sede di approvazione di bilancio la maggioranza di governo di centrodestra aveva assunto un impegno chiaro con la città e con i sindacati, approvando un ordine del giorno inequivocabile con il quale avevamo accettato di soprassedere rispetto a quegli aumenti, seppur minimi, che avevamo previsto per alcuni servizi a domanda individuale, ossia mense scolastiche e asili nido, dove comunque avevamo mantenuto inalterate le fasce di esenzione a tutela degli utenti più fragili. Obiettivo dell’iniziativa era stato quello di non toccare in alcun modo tasse e imposte comunali che inevitabilmente sarebbero ricadute su tutti i cittadini, ma piuttosto, al fine di far fronte ai tagli operati dallo Stato per circa 7 milioni di euro e di far quadrare il bilancio, intervenire con minimi ritocchi in quei servizi che riguardano solo quelle famiglie che effettivamente usufruiscono di quei servizi, comunque tutelando i nuclei più svantaggiati. Tuttavia in sede di contrattazione i sindacati ci hanno manifestato il disagio che negli ultimi anni sta investendo soprattutto le giovani famiglie, con la crisi occupazionale che riduce sempre più i budget”.
La maggioranza di governo ha deciso di accogliere l’appello e, dopo aver incrementato ulteriormente il fondo per il sociale, ripristinando la stessa spesa del 2010, si è impegnata a revocare gli aumenti tramite un ordine del giorno. “In sostanza” continua l’assessore “abbiamo tagliato sulla spesa e ripristinato le vecchie tariffe per asili nido e per il servizio di refezione scolastica nei nostri istituti, in barba a quel centro-sinistra che, pur consapevole del lavoro che gli uffici stavano definendo, ha inteso opportuno strumentalizzare come sempre quel lavoro, diffondendo allarmismo tra le famiglie. Oggi per l’ennesima volta la maggioranza di governo ha smentito le voci infondate divulgate dal centro-sinistra che, forse non se n’è accorto, ma continua a perdere credibilità agli occhi della città. Per il prossimo anno scolastico dunque mense scolastiche e asili nido non subiranno alcun aumento, ma piuttosto restano confermate le tariffe in vigore”.