Francavilla al Mare. A pochi giorni dal ballottaggio, continuano le frecciate tra Daniele D’Amario, Carlo De Felice ed Antonio Luciani.
“E’ assordante il silenzio – annota Daniele D’Amario – nel quale sembrano piombati il candidato di centrosinistra Antonio Luciani e tutta la sua coalizione, alla luce di quanto emerso sul suo incontro notrurno con alcuni candidati del Pdl dell’Udc, di De Felice e con l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso e l’ex assessore regionale Mario Amicone. Una riunione informale che gli interessati hanno tenuto a casa di un candidato del Pdl, ma dai contenuti ben definiti vista la valanga di sms inviati ai nostri concittadini del candidato sindaco sconfitto Carlo De Felice, della quale nessun esponente del centrosinistra ha in alcun modo inteso smentire l’esistenza fino ad ora. Un incontro che però fornisce segnali importanti sul modo di far politica a Francavilla della coalizione di centrosinistra e del proprio candidato sindaco. Questo tipo di politica l’abbiamo vissuta sulla nostra pelle negli ultimi tre anni. E’ facile dire Io parlo con tutti i cittadini di Francavilla perchè sono il sindaco di tutti. Vuol dire prendere in giro i propri residenti mettendo la maschera del nuovo che avanza, ed a sipario chiuso cercare di accaparrare voti da ogni parte con un unico obiettivo, la conquista di una poltrona. E poi, Luciano D’Alfonso e Mario Amicone, sono forse cittadini di Francavilla? Votano uno a Pescara e l’altro a Miglianico. Le iniziative messe in atto da Luciani, del centrosinistra e del candidato sconfitto Carlo De Felice, costituiscono un vergognoso esempio di miseria politica, volta soltanto agli interessi di bottega, celata dietro dei falsi perbenismi”.
Pronta la risposta di Carlo De Felice che afferma: “Sono un uomo di centrodestra, dirigente provinciale Pdl e resto fermamente attaccato alla mia ideologia politica, pertanto sono distinto e distante dalla sinistra e mai ho partecipato a cene politiche con uomini che fanno riferimento a quell’area politica, ed evidentemente chi divulga questa menzogna lo fa perchè sentendosi perso vuole dare la colpa o i meriti di ciò che sta per accadere ad altri. Sono allo stesso tempo lontanissimo dal modo di fare politica, bucolico, arrogante e poco trasparente dal burattino mosso dall’odio del vecchio burattinaio che nutre astio verso l’emergere di personalità nuove ed alternative per paura di trovarsi relegato in un angolo di emarginazione. La mediocrità è un limite che nega alla nostra Francavilla di evolvere ed inoltre chi non ha dignità non può avere il rispetto della legalità e della giustizia, tant’è che chi in questi e nei prossimi giorni avrà più rapporti con le Procure e la Corte dei Conti più che con la politica sono tutti candidati dalla parte della pochezza”.
Interviene anche il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci che in una nota sottolinea che “il centrodestra si è lacerato sulla base di personalismi che non ci interessano, Antonio Luciani lunedì sarà il sindaco di tutti i francavillesi, darà corpo al vento di cambiamento che sta soffiando a Francavilla. Daniele D’Amario è solo nervoso perchè sa di essere sotto osservazione della magistratura insieme al suo sponsor Roberto Angelucci, dopo aver portato al dissesto il Comune con lo scandalo della Banca Ifis. Roberto Angelucci, Fabrizio Di Stefano e Daniele D’Amario stanno riproponendo lo stesso scenario fallimentare del 1998, quando chiesero i voti del centrosinistra caricando poi sulle spalle di una intera generazione di francavillesi i debiti di una gestione fallimentare che i cittadini pagheranno per decenni. Ora Angelucci, Di Stefano e D’Amario cercano ancora una volta di chiedere i voti del centrosinistra diffondendo menzogne su accordi inesistenti, dopo aver diviso la destra per la poltrona di sindaco e così dimostrando solo di essere nervosi perchè sentono che il clima sta cambiando e che Francavilla vuole fortemente volti nuovi dopo 30 anni”.
“Non ho partecipato a cene, non ho fatto accordi o apparentamenti con soggetti politici estranei alla coalizione che mi sostiene, nessuno del gruppo che sosteneva il candidato De Felice diverrà mio assessore o riceverà incarichi”. E’ quello che ha detto invece Antonio Luciani che ha poi continuato dicendo: “Ci sono molte persone impegnate in queste elezioni tra i sostenitori di D’Amario, De Felice, Pezone, Mastrangelo e Storto serie ed oneste che possono dare un apporto valido di idee e lavoro per il bene di Francavilla. Perchè dovrei rifiutarmi di parlare con loro? Io sarò il sindaco di tutti i cittadini di Francavilla. Io non ho creato dissesti finanziari, non ho avuto avvisi di conclusione delle indagini, non ho avuto richieste di chiarimenti da parte della Corte dei Conti e non ho mai amministrato la città fio ad ora”.
Francesco Rapino