Pescara. Non ci sta, Guerino Testa, ad assumersi le colpe della sconfitta riportata dal Pdl alle ultime amministrative incassata nei Comuni del Pescarese. Smette i panni di Amministatore e riprende quelli di esponente del Pdl, e insieme al coordinatore provinciale Lorenzo Sospiri tira le somme elettorali dopo le ultime elezioni amministrative. Più di 4300 i voti guadagnati dall’elezione del presidente della Provincia ad oggi.
“Sono più di 4.300 i voti che il centrodestra ha guadagnato tra le elezioni provinciali di giugno 2009, quando è stato eletto Guerino Testa, e le amministrative del 15 e 16 maggio scorsi, negli 11 comuni dove è stato appena eletto il nuovo sindaco”. Lo ha messo in evidenza questa mattina il coordinatore provinciale del Pdl, Lorenzo Sospiri, sottolineando che non avrebbe “mai fatto questo calcolo se non lo avesse fatto il centrosinistra, che sbaglia ad attribuire le responsabilità delle ultime amministrative al governo Testa e alle scelte in campo sanitario”. Questa mattina, davanti alla stampa, Testa e Sospiri hanno tirato una linea sotto il conteggio elettorale, guardando ai risultati nei singoli centri, rispetto alle ultime elezioni comunali del 2006 “A Popoli il centrosinistra ha perso mille voti e Concezio Galli ha vinto con un vantaggio di 63 voti. La città, oggi, è spaccata in due. A Penne il centrodestra, con tre candidati a sindaco, ha portato a casa complessivamente 4.624 voti per cui è di mille voti avanti al centrosinistra il cui candidato, Rocco D’Alfonso, eletto sindaco, ha perso 1.760 voti rispetto al sindaco precedente dello stesso schieramento, Donato Di Marcoberardino. Se a Penne abbiamo perso”, ha ammesso Sospiri, “per la mancata alleanza con l’altro candidato, Vincenzo Ferrante, ma la coalizione che ha sostenuto Testa nel 2009 oggi risulta aver guadagnato 715 voti, solo in questo comune. Anche a Manoppello il centrodestra ha perso perché non è andato unito”, continua Sospiri, “tant’è che i due candidati del centrodestra hanno preso 522 voti in più del candidato del centrosinistra. E poi ci sono tutta una serie di piccoli Comuni in cui la sinistra non esiste più e se la sono giocata gli esponenti del ‘centrodestra uno’ e ‘centrodestra due'”.
Il “grande rammarico per l’esito del voto” c’è ma i due sostengono che “è stata una sconfitta e ci metteremo più umiltà, ma il Pd leggesse bene i dati”. Innegabile le ripercussioni in termini di liti con i vertici locali del partito; testimonianza è l’affermazione sospiriana: “Per le prossime amministrative Sospiri non esclude le primarie, se non si troverà la convergenza dei partiti sceglieranno gli elettori”. Secco, in conclusione, Guerino Testa: “Non prendo lezioni da chi ha lasciato solo problemi, in Provincia, creato precariato, clientelismo e debito fuori bilancio e lasciato strade e scuole in condizioni a dir poco difficili. Noi lavoriamo per una Provincia utile che non vuole dire avere 46 sindaci di centrodestra ma dare risposte concrete ai cittadini e avere un buon rapporto con gli amministratori, come è avvenuto in questi due anni. Noi siamo stati eletti per risolvere problemi, nel 2009, loro hanno solo creato sacche di inefficienza”.
Daniele Galli