Il sindaco di Vacri contesta, infatti, quanto previsto dal Piano di Zona 2011-2013, che impone per le annualità in questione una riduzione drastica delle risorse che si aggira attorno al 50%. Una posizione che, seppur condivisa dagli amministratori, non ha comunque spinto alcuni sindaci a unirsi alla polemica sulla criticità a cui i Comuni, soprattutto i più piccoli, saranno costretti a far fronte.
Si dichiara invece vicino a D’Aristotile Paolo Rosario Nicolò, che si definisce profondamente amareggiato da questa situazione. “I sindaci devono prendere coscienza delle effettive difficoltà che dovremo affrontare. – commenta in proposito – E’ pertanto necessario andare oltre le appartenenze e le ideologiche politiche e guardare in faccia alla realtà dei fatti”.
A pagare lo scotto delle decisioni regionali saranno infatti, secondo Nicolò, le fasce più deboli della popolazione, “coloro che non potranno far fronte personalmente alla mancanza di un servizio sopperendo con le loro tasche. Accettare passivamente la riduzione dei finanziamenti al sociale significa porre in seria difficoltà i cittadini, perché non sarà più possibile garantire l’assistenza domiciliare agli anziani o il trasporto dei diversamente abili”.
Il sindaco di Villamagna appoggia pertanto la posizione del primo cittadino vacrese, chiedendo agli amministratori locali di non dimostrarsi “miopi” di fronte a un problema che si appresta ad affacciarsi sulla vita delle piccole comunità in tutta la sua complessità.