L’Aquila. Dopo una riunione durata quattro ore e finita ieri sera a Pescara, altro rinvio ma anche un “passo avanti” nella ricerca di una intesa sulla vertenza Santa Croce caratterizzata da un duro braccio di ferro tra sindacati e lavoratori, in sciopero e di fronte alla prospettiva della mobilità, e all’azienda che nello stabilimento di Canistro imbottiglia l’acqua minerale conosciuta a livello nazionale.
Mitigate le forti tensioni degli ultimi giorni, le parti si rivedranno oggi alle 18 all’Aquila, ancora davanti al vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli. Intanto, stamani i lavoratori sono in assemblea a Canistro.
Lo sblocco della complessa situazione balla su due binari: da una parte, la Santa Croce che ha 75 dipendenti, di cui circa circa 50 in cassa integrazione da anni, ha acconsentito all’anticipo della cassa integrazione, dall’altra, gli operai e gli impiegati, dovrebbero revocare lo sciopero che dura da una settimana.
Lunedì lavoratori e sindacati avevano impedito, alla presenza di decine di rappresentanti delle forze dell’ordine, prima con un grosso masso, un albero ed auto di traverso, e poi sdraiandosi sul manto stradale, l’ingresso di numerosi autotreni arrivati per fare consegne a clienti e fornitori.
La proprietà ha avviato le procedure di mobilità per i 75 dipendenti, dopo la revoca della concessione da parte della regione, con la quale ha innescato un duro contenzioso, che ha nei giorni scorsi pubblicato un altro bando.
“Un incontro durato 4 ore proficuo perché le posizioni si sono avvicinate con grandi sforzi reciproci – spiega Lolli -. L’accordo prevede che Colella paghi subito la cassa integrazione di settembre, chiuda la procedura mobilità entro il 24 per garantire mobilità con regole vecchie, il pagamento del Tfr in parte subito, in parte a rate da concordare”.
Il patron della Santa Croce, Camillo Colella, ha spiegato che “è stata una riunione lunga ma costruttiva e cordiale, abbiamo acconsentito all’anticipo della cassa integrazione, speriamo che il buon senso prevalga con la revoca dello sciopero. E questo ci permetterà di dare continuità alle forniture e sicurezza ai trasportatori”.