Atri. “Il centro storico di Atri è quello più grande e più vasto dopo Teramo.
Questa mattina la Regione mi ha chiamato per chiedermi di partecipare alla riunione del 10 con Renzi (il 10 novembre visita del premier a Pescara, ndr.).
Io ho detto che sto facendo i sopralluoghi sul territorio. È vergognoso. Non è che siamo lasciati soli, siamo proprio allo sbando”.
È quanto affermato dal sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, nel corso di una riunione convocata alla Provincia per fare il punto della situazione sul post sisma del 30 ottobre, al quale partecipano 25 sindaci sui 40 invitati.
Il primo cittadino di Atri, sottolineando che non vuole lamentarsi rispetto ad altre situazione più gravi e che il comune ha avuto danni “anche se non importanti”, ha aggiunto:
“Combattiamo con la paura delle famiglie, preoccupate per le scuole, abbiamo anche un ospedale con verifiche da fare al reparto di rianimazione. Credo che la protezione civile possa fare una visita. Non sto chiedendo soldi o uomini, solo un tecnico di protezione civile che faccia i sopralluoghi con noi”.
Si è concentrato sulla scarsa informazione il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi: “Dai media – ha detto – sembra che noi non abbiamo avuto ripercussioni. Io come comune ho subito molti più danni adesso che nel 2009 dopo il terremoto dell’Aquila. A Teramo le scuole riapriranno lunedì prossimo per consentire tutte le verifiche”.
Alcuni sindaci chiedono attenzione alla Regione. Come quello di Castelli, Rinaldo Seca: “Sono rimasto attonito quando ho visto che nemmeno Castelli era inserito nella mappatura della Regione. Io ho buona parte del centro storico chiuso, con i danni che si sommano a quelli del 2009”.
Da parte del presidente della Provincia Renzo di Sabatino un quadro difficile: “Ci sono persone che sono uscite da casa, che chiedono le verifiche e che nel frattempo hanno bisogno di ricovero a Teramo, Montorio, Civitella, Torricella, solo per citarne alcuni. I dati che abbiamo sui danni sono ben superiori a quelli che stanno passando. La situazione è peggiore di come è apparsa sui mezzi di comunicazione nazionali, il dato è sottodimensionato”.
Alla riunione ha partecipato il dirigente regionale della Protezione Civile, Antonio Iovino. Tutti i sindaci presenti hanno chiesto interventi di verifica sulle scuole.