Due vicende diverse, un’azienda specializzata in prodotti cartacei e plastici per la casa e la persona, l’altra specializzata in costruzioni meccaniche, con un comune denominatore: la necessità di procedere ad una riduzione del personale. La Kimblerly Clark inizialmente richiedeva un taglio di 30 lavoratori, ridotto poi a 22, mentre da 20 a 13 si è scesi per la Di Zio.
La vicenda della Kimberly, assistita dalla Confindustria di Pescara, in seguito alla pressione dei sindacati e alla mediazione dell’assessorato provinciale al Lavoro, ha avuto un’evoluzione positiva, tant’è che, a seguito di una impegnativa trattativa tra le parti, la multinazionale americana ha ritenuto di poter modificare il piano di riorganizzazione nello stabilimento di Alanno per ottimizzare alcuni servizi che meglio rispondessero alle esigenze di competitività ed efficienza nel mercato di riferimento, riducendo, conseguentemente, l’impatto sociale che deriva dalla crisi del settore. Si è così passati dalle 30 unità di personale in esubero su 186 dipendenti a 22 unità. Per questi ultimi si farà ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni straordinari per un periodo di 12 mesi (a partire dal 1 giugno). Nel corso della riunione in Provincia, l’ing. Giacomo Pica, in rappresentanza dell’azienda, ha illustrato ai Sindacati (presenti le Rsu aziendali e le sigle Cgil Cisl e Uil), la relazione tecnica relativa al nuovo piano di riorganizzazione aziendale in previsione, che implica nuovi investimenti e altre esigenze di professionalità.
Anche per la ditta Di Zio Costruzioni Meccaniche Spa di Spoltore, in seguito ad una drastica riduzione degli ordini e delle conseguenti ripercussioni sulla situazione finanziaria dell’azienda, la paventata procedura di mobilità, inizialmente indicata per 20 lavoratori, è stata ridimensionata. L’assessore Martorella giudica “un buon risultato” quello di collocare in esubero solo 13 unità su 20, e, tra queste, dare priorità ai lavoratori già in possesso dei requisiti per la pensione e a quelli che, durante il periodo di mobilità, li avranno raggiunti (secondo le stime fatte dall’azienda, si tratta di 11 lavoratori su 13).
Al tavolo per la firma del verbale d’accordo con la Di Zio hanno partecipato Roberto Bressan, amministratore delegato dell’azienda, Fabio Scalzini, di Confindustria, la RSU aziendale e i rappresentanti delle segreterie provinciali di FIOM/CGIL e FIM/CISL.
“Quando si parla di riduzione di organici non si tratta mai di buone notizie ma almeno possiamo assicurare di essere riusciti a limitare i danni. E per questo, almeno, posso dichiararmi abbastanza soddisfatto” commenta in conclusione Martorella.
Daniele Galli