Sabato scorso, in una sala consiliare piena, si sono ritrovati cittadini e amministrazione per ascoltare i Comitati di Quartiere che, con i patti di collaborazione, hanno avviato progetti di riqualificazione di 3 aree verdi con lavori di recupero, giochi per bambini e manifestazioni ludiche e culturali che hanno ridato “vita” ad aree fino allora degradate e abbandonate dai cittadini che vi abitano e che ora sono tornati a frequentarle.
Anche l’Associazione Martin Pescatori, con Franca Ferreri, ha illustrato come, con il patto di collaborazione, ha arricchito la città di Martinsicuro con l’apertura del Museo del Mare grazie anche alla collaborazione di numerosi cittadini e turisti.
Nel luglio di quest’anno è stato riaperto al pubblico il Museo Torre Carlo V sulla statale 16, famosa torre borbonica che segnava il confine tra Regno Borbonico e Stato della Chiesa, e che oggi conserva numerose testimonianze dell’antica città di Truentum di epoca romana.
Anche in questo caso si è affidato al Gruppo Archeologico del Medio Adriatico (GAMA) il compito di tenere aperta la struttura organizzando visite guidate e progetti che vedono il nostro comune capofila nella realizzazione di una rete museale che coinvolge le provincie di Teramo e Ascoli Piceno.
“Abbiamo sempre creduto nella partecipazione dei cittadini nell’aumentare la socialità attraverso l’associazionismo, i Comitati di Quartiere e i volontari predisponendo opportuni regolamenti comunali e adeguati finanziamenti per supportare il loro lavoro”, si legge in una nota dell’amministrazione. “Non sono mancate le difficoltà, ma devo ringraziare gli uffici competenti per la loro opera fondamentale e professionale, e l’abnegazione di presidenti e volontari che hanno reso possibile tante belle realtà che stanno crescendo e non mancheranno di dare un volto nuovo alla città, ma soprattutto stanno creando una nuova mentalità importante per lo sviluppo sociale e culturale di Martinsicuro”.
La via della partecipazione e responsabilità cittadina porterà alla risoluzione, o almeno ad un netto miglioramento, di diverse problematiche come, la sicurezza, il decoro urbano e gli atti di vandalismo, nella misura in cui sempre più cittadini si faranno “contagiare”, la prova di tutto questo è verificabile in quelle città dove da tempo si è fatto quello che stiamo facendo dal 2012.
La città ha bisogno di tutti e quindi l’invito è partecipate perché, come cantava Giorgio Gaber “La libertà non è star sopra un albero non è neanche il volo di un moscone la libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione”.