Giulianova. “Non possono che essere accolti con soddisfazione i dati forniti dall’Assessore Grimi nel corso dell’ultimo consiglio comunale secondo i quali Giulianova ha primeggiato sulle altre località della costa teramana quanto a presenze turistiche relativamente alla stagione estiva 2014, con un trend analogo per il 2015 ed il 2016”.
Lo hanno dichiarato Lorenzo Di Teodoro, Lista Civica per Francesco Mastromauro Sindaco, aggiungendo che “tali dati, oltre a sfatare una volta per tutte il falso mito secondo cui Giulianova sarebbe la cenerentola in fatto di turismo tra le località costiere della Provincia di Teramo, fanno ben sperare circa gli effetti positivi dell’imposta di soggiorno che è stata introdotta attraverso l’approvazione del relativo regolamento. E’ del tutto evidente, infatti, che maggiori sono le presenze turistiche, maggiori sono gli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno da poter impiegare per gli interventi in materia di promozione turistica, di servizi pubblici locali, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e paesaggistici del territorio comunale. Non si può nascondere il fatto che la decisione di questa Amministrazione di introdurre l’imposta di soggiorno abbia dato luogo ad un dibattito tra le forze politiche ma soprattutto tra e con gli operatori del settore che non hanno fatto mistero della loro contrarietà ritenendola una tassa inospitale. Non può tuttavia disconoscersi che l’imposta di soggiorno rappresenta un’occasione unica per il conseguimento delle risorse necessarie per lo sviluppo turistico, territoriale ed economico della nostra città. Non a caso la stragrande maggioranza delle località turistiche italiane l’hanno da tempo introdotta e non a caso anche le località turistiche a noi vicine la stanno adottando o hanno in animo di adottarla”.
Per il consigliere “In un contesto in cui i finanziamenti a disposizione dei Comuni sono scarsi ed elargiti con il contagocce, l’imposta di soggiorno rappresenta lo strumento essenziale per reperire le risorse necessarie a garantire quegli interventi sul territorio atti a loro volta ad incrementare il volano del turismo, attraverso un circolo virtuoso i cui effetti positivi non potranno che riverberarsi sin dal breve medio termine, non appena cioè l’imposta di soggiorno entrerà a pieno regime”.
“Quella che oggi viene ritenuta, attraverso una visione di stretto profilo, come un’imposizione tributaria atta a disincentivare il turismo è in realtà lo strumento idoneo a favorirne lo sviluppo ed in questa ottica dev’essere, pertanto, considerata”, conclude Di Teodoro.