Il politico rosetano ha partecipato al noto programma della domenica pomeriggio per reclamare il riconoscimento del vitalizio al compimento dei 55 anni, come prevedeva la legge in vigore quando ha iniziato la propria esperienza in Regione, dopo aver svolto per dieci anni (due consiliature) il compito di consigliere.
Mentre esercitava le proprie funzioni (nel 2010) è stata però approvata una nuova legge regionale che spostava di cinque anni il limite precedente, garantendo la pensione solo a chi avesse già compiuto 60 anni. Quindi non più al consigliere rosetano.
Norante ha cercato di far valere le proprie ragioni (ritenendo sacrosanta la propria battaglia legale), venendo però aspramente criticato da tutti gli ospiti in studio ed in collegamento. L’accusa principale che gli è stata rivolta è stata quella di non avere rispetto della realtà economica odierna di tanti italiani e dei propri corregionali che hanno avuto a che fare con il terremoto.
Alla fine però Norante ha desistito, decidendo di rinunciare al ricorso al TAR dell’Aquila, conquistandosi in extremis gli applausi del pubblico presente.