Pescara. Sarà il Consiglio comunale a decidere sul cambio di destinazione d’uso richiesto dalla Pescaraporto per le palazzine in costruzione nell’area a ridosso del porto turistico.
Solo due giorni fa il M5s aveva sottolineato gli errori contenuti nel parere richiesto dall’Amministrazione Alessandrini ad un esperto in diritto amministrativo, l’avvocato Aristide Police, ed aveva chiesto di nuovo che, diversamente da quanto sostenuto dall’esperto, trattandosi di variante sostanziale al piano, il caso divenisse materia di Consiglio. “E’ una conferma che attendevamo da tempo” commentano i tre consiglieri M5s Di Pillo, Sabatini e Alessandrini, “per molti mesi abbiamo sostenuto, carte alla mano, che il rilascio di un permesso di questo tipo era materia di Consiglio e non poteva essere a discrezione del solo dirigente competente. Trasformare questo caso specifico in un’eccezione, sarebbe stato a dir poco inopportuno”.
L’inizio della vicenda risale al 2012, quando l’ex amministrazione di centrodestra guidata da Albore Mascia aveva rilasciato il primo permesso di costruire per strutture alberghiere dove il Prg prevedeva un grande parco pubblico, generando poi un ricorso al Tar. La situazione si sbloccò, poi con gli emendamenti al decreto sviluppo nel 2015.
Soddisfatti, dunque, anche i consiglieri di Sel, “perché”, spiega Ivano Martelli, ” ci siamo battuti da subito affinché una vicenda così delicata potesse essere oggetto della discussione del consiglio comunale. In questa vicenda i tecnici e i dirigenti devono essere coinvolti, ma per dirimere e per tracciare una direzione di marcia occorre la politica, e l’unico luogo che riteniamo sovrano è il consiglio comunale dove, siamo sicuri, riusciremo a dare risposte e a trovare soluzioni idonee all’intera vicenda”.