“La motivazione principale che ha spinto me ed il mio gruppo alla candidatura – ha spiegato Gianluca Mastrangelo durante il dibattito – è il fatto che la qualità della vita a Francavilla è scesa molto, quindi si cerca di recuperare gli spazi che sono perduti. Sono mancate troppe cose nella nostra città. Bisognava dare ascolto ai cittadini che abitano nei vari quartieri. Invece oggi – ha continuato il candidato sindaco di Città InVita e Liberamente Popolare – la città è una lingua di cemento attraversata da due strade principali e da una variante. Vogliamo rendere la città più vivibile e questo lo vogliamo fare creando degli spazi. La nostra politica sarà incentrata sulla trasparenza e sulla legalità. Ho fatto associazionismo per anni. Importanti sono le associazioni con le quali si può lavorare in modo permanente anche perchè sgravano il lavoro dell’amministrazione e del Comune”.
“Sulle motivazioni della mia candidatura – ha invece affermato Daniele D’Amario – se ne è scritto parecchio. Ritengo che anche se la mia candidatura è politica, sia anche civile. Andrebbe migliorata la pista ciclabile che ha dei punti critici, anche se Francavilla e San Salvo sono le due città che hanno anticipato i lavori. Il mio rapporto con le associazioni è confermato dal lavoro già fatto in precedenza”.
“La mia candidatura – ha rimarcato Carlo De Felice – riguarda tutto il centrodestra. Mi sono candidato perchè penso che non potevo rimanere indifferente alla situazione che attraversa la mia città e penso di poter dare alla città il rilancio che merita. Sappiamo che c’è un problema importante che interessa il Comune di Francavilla che è quello del bilancio. Oltre al risanamento finanziario, ci dobbiamo preoccupare anche del rilancio economico della città, per questo penso che dobbiamo partire dal piano regolatore. Questo – ha concluso il candidato del centrodestra – senza dimenticare gli anziani che sono la memoria storica della città e delle associazioni che stanno a diretto contatto del territorio, territorio che dobbiamo rilanciare. Penso che insieme alle associazioni di volontariato si possano capire le esigenze dei nostri concittadini”.
“Il nostro movimento – ha invece dichiarato Rocco Storto – è nato con la visita del vescovo di febbraio, ci aveva detto che questa parrochia è abbandonata e che ci dobbiamo far sentire. Li c’è stata la scintilla. Il nostro programma non è un libro dei sogni, ma è un elenco di esigenze prioritarie che riguardano non solo la nostra zona, ma tutta la città di Francavilla. Francavilla è senza un piano a lungo termine. E’ necessario fare delle scelte. Si deve cercare di non ricorrere alle consulenze esterne che spesso sono negative. Ci si deve rimboccare le maniche perchè c’è tanto da fare”.
“Come si capisce dal nome del partito (Sinistra Ecologia e Libertà) – ha sottolineato Michele Pezone – l’ecologia per noi è importantissima. Noi riteniamo che Francavilla non sia solo una serie di problemi, ma anche una serie di occasioni dove si può cogliere e di deve saper valorizzare l’esistente. Si può aprire uno sportello e cercare di dare valore all’edilizia che già c’è. Tra la ferrovia e la costa il turismo è molto proficuo, quindi li non andrebbe costruito, ma andrebbero curati i parchi”.
“Tengo a precisare – ha chiuso Antonio Luciani – che sono alla mia prima candidatura. A Francavilla ho visto nascere quartieri senza punti di aggregazione e senza parchi. Mi sono canddiato per dire basta a questo stato di cose perchè fino ad ora la politica è stata povera di idee. C’è un modo ben preciso – ha continuato Antonio Luciani – per dare spazio alle associazioni, al commercio e spaziare su tutte le categorie. Abbiamo pensato di formare dei Comitati di quartiere, questo perchè fino ad ora la politica a Francavilla non è stata capace di dare voce ai cittadini. L’elemento femminile avrà molto spazio tra noi, infatti le nostre presentano il numero più alto di candidate donne”.
Francesco Rapino