E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti.
‘L’indennità- ha proseguito Benedetti – era stata istituita, come previsto dal Codice della strada, all’articolo 208, da una delibera di giunta comunale, la numero 172 del 2010.
Tuttavia, con un successivo atto deliberativo del 30 agosto scorso, l’esecutivo ha conferito indirizzo, al dirigente competente in materia, di revocare la delibera, in quanto considerata imparziale, dal momento che riconoscerebbe tale indennità solo per una parte del personale.
In realtà è giusto e naturale che vi sia una differenza nel trattamento previdenziale tra chi lavora dietro una scrivania e chi svolge servizio sulla strada, come peraltro riconosciuto anche da una sentenza della Corte Costituzionale.
Il 5 settembre scorso – ha proseguito Benedetti – è pervenuta al Comune dell’Aquila una diffida da parte della Cgil Funzione Pubblica, nella persona di Francesco Marrelli, in riferimento alla deliberazione della giunta.
Tale decisione, infatti, non può essere presa unilateralmente dal Comune, senza una trattativa sindacale. Condivido pertanto le ragioni della Cgil in riferimento alla diffida ed esprimo la mia piena solidarietà al Corpo di Polizia municipale, al quale era già stata tolta, inopinatamente, l’indennità di Polizia giudiziaria.
Rilevo, infine, come i risparmi sul personale del Comune – ha concluso Benedetti – servano, a mio avviso, unicamente ad alimentare il fondo per le già corpose indennità di risultato dei dirigenti dell’ente’.
“Per il personale di Polizia municipale non si deve ripristinare un fondo previdenziale, che non e’ mai esistito, ma, semmai, istituire un fondo di previdenza integrativa”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle Risorse Umane del Comune dell’Aquila Betty Leone, rispondendo alle questioni sollevate dal presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti. “Ricordo al presidente Benedetti, il quale certamente lo sa – ha proseguito l’assessore – che, proprio in virtù del Codice della Strada, i proventi che derivano dalla riscossione di multe, ove non destinate a fondi previdenziali, vengono assegnati alla manutenzione delle strade e al miglioramento della segnaletica.
Non potrebbero mai essere stornate, pertanto, sulle retribuzioni dei dirigenti. Per quanto attiene il merito della questione, la diversità di funzioni, per chi svolge servizio su strada, è già riconosciuta, in termini di trattamento economico, dalla cosiddetta “indennità di vigilanza”.
Per tali ragioni, come ho già comunicato alle rappresentanze sindacali, l’Amministrazione comunale sarebbe interessata, piuttosto, ad aprire una discussione sull’estensione della previdenza integrativa a tutti i dipendenti dell’ente, e non solo ad una categoria, tramite il fondo previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro.
A tal fine – ha concluso l’assessore – abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a incontrare i sindacati per aprire una discussione”.