Termini che l’opposizione, presente in piazza, ha voluto urlare, a mo’ di promemoria, intonando poi le note di Bella Ciao.
“L’idea che nel nome dell’unità nazionale si debba occultare la memoria dell’antifascismo e della Resistenza è davvero originale” commenta il consigliere di Prc Maurizio acerbo. “E’ come se la Chiesa celebrasse la Pasqua senza nominare Gesù Cristo. Probabilmente il sindaco di Pescara non voleva urtare la sensibilità di ampie aree del suo partito, a partire dal coordinatore regionale senatore Di Stefano che vuole cancellare l’antifascismo dalla Costituzione”.
Il Pd: “Solo provocazioni da Mascia; ci faremo il nostro 25 aprile”. Interviene anche il segretario cittadino del Partito democratico, Stefano Casciano: “C’è da restare stupiti di fronte all’ennesima inutile provocazione del Sindaco Mascia non rendersi conto dell’importanza della Resistenza per l’esistenza della nostra Italia è un qualcosa di grave”. Casciano assimila i termini usati da Mascia a quelli di Berlusconi: “Il Sindaco Mascia forse, vede ancora i partigiani come dei ‘comunisti’ “, dice, “e non come degli eroi nazionali, di ogni credo politico, e che forse pensa che la liberazione dell’Italia dal fascismo non sia stata una lotta di un popolo contro l’oppressore. La Resistenza è un patrimonio che non può avere colore politico. Non appartiene ai partiti, ma a tutti gli italiani”.
“Ancora una volta a Pescara, il 25 aprile non è stato celebrato nel rispetto del suo significato più profondo, rivelando, così, una piattezza allarmante della nostra istituzione principale cittadina. Per questo “, annuncia, i”l Partito Democratico, nei prossimi giorni provvederà a festeggiare il 25 aprile con una propria cerimonia alla presenza di autorevoli esponenti della resistenza“.
“Ricordiamo ad Albore Mascia che decine di migliaia di partigiani hanno dato la propria vita per la nostra libertà e la nostra democrazia durante la resistenza contro l’oppressione nazifascista”, aggiunge il capogruppo Pd in Consiglio comunale Moreno Di Pietrantonio, “Pertanto, chiediamo al Sindaco di Pescara di chiedere scusa ai tanti caduti per la libertà e la democrazia nel nostro paese, alle loro famiglie, alla città di Pescara e ad ogni cittadino del nostro paese che oggi può vivere la democrazia e la libertà per come la conosciamo grazie al sacrificio di quei giovani partigiani”.