Chieti. “Noi di centrosinistra non siamo soliti fermarci nel perseguimento degli obiettivi che tendono a creare e generare occupazione, combattere il precariato diffondendo la cultura del lavoro stabile e sicuro”. Così commentano i capigruppo consiliari del centrosinistra alla Provincia di Chieti Camillo D’Amico (Pd), Eliana Menna (I.d.V), Giovanni Mariotti (S.E.L.), Nicola Tinari (P.R.C.) dopo la presentazione di un articolato ordine del giorno (primo firmatario Angelo Radica) sulla vicenda dei lavoratori interinali che hanno cessato di lavorare dopo numerosi anni di attività presso l’ente, nella quale si propone un programmato di rientro e reimpiego già dal 2011.
“I costi sopportati dall’ente lo scorso anno” spiegano in proposito, “quando furono esternalizzati alcuni servizi ordinari come lo sfalcio delle erbe lungo le strade provinciali, sono stati doppi rispetto a quelli interni quando c’è stato il naturale ricorso ed utilizzo di personale proprio anche in caso d’interinali. Si è generato solo ulteriore lavoro precario seminando dell’inutile illusione nel territorio con attività svolte in ritardo e con grande approssimazione. Il tutto era la risultante di un mancata programmazione. La possibilità di sperimentare un attività delegata all’ops, coinvolgendo anche i comuni per un loro futuro ingresso nella partecipazione societaria, non è affatto impossibile così come non è impossibile gestire tutta l’attività direttamente, come fatto nel passato, con il ricorso ai lavoratori interinali, presi nel numero necessario e nel tempo utile a compiere i lavori, per il tramite dell’agenzia di somministrazione. Ne trarrebbe grande vantaggio la qualità del lavoro in virtù della grande affidabilità e garanzia che danno i lavoratori oltre alle casse dell’ente che ne soffrirebbe meno sul lato finanziario. La speranza è che il nostro ordine del giorno trovi ampia convergenza e condivisione anche tra i banchi della maggioranza affinchè la giunta si ravveda per tempo rispetto alla nefanda ingiustizia prodotta lo scorso anno”.