Luca Napolitano, giovane cantante di Avellino, deve il suo successo al terzo posto guadagnato nell’edizione 2008 del celebre talent-show di Canale 5 “Amici di Maria De Filippi”. E proprio in questa ragione risiede la protesta dei giovani Idv, che per voce del coordinatore provinciale Fabio Ippoliti contestano la scelta fatta dall’amministrazione Albore Mascia per il concerto che si terrà a piazza Salotto per festeggiare il Primo maggio. “I 21mila euro impegnati dalla Giunta comunale per il cachet dell’artista”, sostiene in una nota Ippoliti, “si sarebbero potuti spendere per i musicisti abruzzesi che della musica hanno fatto una professione. Loro sì precari, costretti a suonare in giro, e nei pochi locali che investono in musica dal vivo, avrebbero onorato e di gran lunga il primo maggio pescarese”.
Una contestazione di natura morale, quindi, e non di mero gusto musicale, “Non abbiamo nulla contro questo giovane cantante, la cui storia, tuttavia, non ne fa un ‘ospite di grido’ come si legge nella relazione della giunta. Il suo percorso, seppur legittimo, è la rappresentazione tutta mediatica della scorciatoia professionale che la televisione permette con i suoi talent show e reality”, continua Ippoliti, “In un momento in cui noi giovani siamo costretti a convivere con precariato e disoccupazione dilagante non ci sembra opportuno che a chiudere la festa del lavoro passi un messaggio non aderente alla realtà, cioè che per chi ha talento (e non è sempre talento) il successo arriva subito. In un ragionamento mentale per cui la televisione diventa il palcoscenico della vita”.
“E’ un messaggio culturale negativo, che noi giovani dell’IdV rifiutiamo, consapevoli degli enormi sacrifici che nella realtà di ogni giorno i giovani talentuosi sono costretti a fare per lavorare e convinti che la strada migliore per affermarsi sia quella più lunga, fatta di studio e di esperienze. Per questo”, conclude Ippoliti, “chiediamo all’amministrazione comunale di indicare i criteri che sono stati adottati per la scelta di questo ospite, se è stato individuato dall’amministrazione, perché il primo maggio non è la festa della promozione turistica, ma resta sempre e comunque la festa del lavoro. E auspichiamo, qualora fosse possibile, un ripensamento in merito”.
Daniele Galli