“Sarebbe auspicabile che l’ente camerale, che riunisce gli interessi economici di tutti i Comuni della provincia, rivesta un ruolo istituzionale e necessario a far decollare un organo capace di risolvere molti problemi di interazione fra i centri del territorio”, sostiene la Allegrino, “Non è possibile affrontare singolarmente argomenti come la filovia, o la chiusura della riviera di Pescara, come si sta facendo. Il presidente della Camera di Commercio Daniele Becci dimostra di aver capito che serve un orizzonte più ampio in tema mobilità e benefici come parcheggi e vie alternative prima di lanciare rivoluzioni, perché allora non coinvolgere in prima linea l’ente camerale che ha interesse a rendere efficienti non solo le vie di comunicazioni, ma il traffico di merci e persone da un centro all’altro del territorio?”.
Quello che occorre, per la consigliera Idv, è “una vera cabina di regia che coinvolga Comuni e università, che faccia uno studio a servizio del territorio e degli enti decisionali, che sia capace di fare scelte coraggiose o, comunque, scelte sul fronte mobilità che ad oggi mancano, malgrado le centinaia di migliaia di automobili che quotidianamente entrano ed escono da Pescara in arrivo dalla provincia e da territori limitrofi e lo stato dell’aria”.
La riviera pedonale, invece, viene definita dal segretario cittadino Pd Stefano Casciano “l’ennesimo atto della fantapolitica a cui ci ha abituati questa amministrazione di centrodestra”. “Una città in cui sia possibile spostarsi senza dover prendere l’auto, senza ingorghi e traffico e, quindi, senza inquinamento è il sogno di ogni amministratore. Ma bisogna essere concreti”, afferma Casciano, “Una soluzione simile metterebbe al tappeto le attività commerciali della riviera e spingerebbe i pescaresi ad abbandonare il loro lungomare. Non tutti, infatti, sono residenti nella parte pianeggiante e più centrale della città. Non tutti sono giovani e si possono spostare a piedi o in bici. Come farà un ottantenne che abita a Pescara colli a raggiungere il mare, considerando anche i pesanti tagli apportati dal Governo al trasporto pubblico e la cancellazione di numerose corse? Ma, soprattutto, le 50mila auto che ogni giorno percorrono il lungomare Matteotti dove dovrebbero essere dirottate? Vogliamo far pagare a viale Bovio, a via Nazionale adriatica nord e a viale Kennedy le scelte ecologiste dell’ultima ora del centrodestra pescarese?”.
Daniele Galli