C’è una data per il referendum; il 4 dicembre, dalle 7 alle 23, gli italiani diranno si o no alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi.
Perché si vota
Vista la particolare rilevanza della Costituzione all’interno della vita democratica di un paese, è previsto che le leggi di riforma costituzionale siano approvate dal parlamento con maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti di ciascuna camera. Quando questo non avviene, come nel caso della riforma voluta dal governo Renzi, approvata a maggioranza semplice, è necessario che la legge di riforma costituzionale sia “confermata” dagli elettori tramite referendum.
Il referendum confermativo
A differenza del referendum abrogativo, come ad esempio quello dello scorso 17 aprile “sulle trivelle”, per il referendum confermativo non è previsto alcun quorum, ossia il risultato del referendum è comunque valido a prescindere dal fatto che alla consultazione abbia partecipato o meno la maggioranza degli aventi diritto.
Si e No
Votando Si, gli elettori accettano che la Costituzione italiana sia modificata dalla riforma voluta dal governo Renzi. Votando No, al contrario, la riforma viene respinta, restano quindi in vigore le norme previste dall’attuale carta costituzionale.