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Pescara, la maggioranza replica sui ritardi in Consiglio comunale: “Non siamo dormiglioni”

Pescara. Diventa oggetto di “ripicca” polemica la proposta avanzata ieri dal Movimento 5 Stelle per ridurre a 5 minuti l’ora concessa tra la prima e la seconda convocazione per l’inizio dei lavori del consiglio comunale di Pescara.

Con una nota congiunta, tutti i capigruppo della maggioranza hanno risposto oggi alla proposta grillina per la modifica del regolamento consiliare, definendola “suggestiva ed efficace ennesima provocazione dei consiglieri 5 stelle”, e “distorsione pentastellata”, rifiutando attributi come “ritardatari, dormiglioni, sfaticati”.

“I lavori del consiglio sono disciplinati da un regolamento i cui spazi di azione vengono usati legittimamente da tutti i gruppi consiliari, in base alle diverse esigenze di strategia e tattica politica e amministrativa”, affermano Marco Presutti (Pd) Daniela Santroni (Sel) Piernicola Teodoro (Scegli Pescara) Lola Berardi (Pescara Insieme Bene Comune) Giuseppe Bruno (Liberali) e Riccardo Padovano (Socialisti).

“Così avviene che di frequente i colleghi dell’opposizione”, ribattono dalla maggioranza, “anche e soprattutto quelli del movimento 5 stelle, utilizzino i tempi di discussione offerti per l’illustrazione di proposte e emendamenti e per le dichiarazioni di voto per tornare su concetti già espressi lungamente in interventi ripetuti nel corso della stessa seduta, a volte per ostacolare l’approvazione di provvedimenti, altre per mettere in luce la particolare strategia politica del movimento, ovvero più spesso per entrambe le finalità. Il tutto produce l’abnorme prolungamento delle discussioni consiliari con un teorico (e a volte anche pratico) aumento dei costi del personale presente e delle attrezzature”.

Per quanto riguarda l’ora di tolleranza prevista dal regolamento tra il primo e il secondo appello del Consiglio, il centrosinistra ricorda che si tratta di “un arco di tempo che in genere viene utilizzato, non per favorire il vagabondaggio o lo sbadiglio dei consiglieri, ma per affrontare nell’imminenza dei lavori esigenze di approfondimento e di condivisione su questioni all’ordine del giorno, spesso anche per valutare come maggioranza eventuali proposte urgenti di correzione e integrazione ai provvedimenti predisposti dalla struttura, senza determinare aggravio di costi per l’Ente.”

Botta e risposta, picca e ripicca tra le due ale dell’aula consiliare: se il M5s critica il ritardo in avvio, la coalizione in forza ad Alessandrini rimprovera “coloro che sfruttano tranquillamente una norma, mettano alla gogna coloro che fruiscono degli spazi di un’altra, magari imbastendoci sopra anche una sacra rappresentazione”.