Il presidente emerito della Repubblica si è spento oggi a Roma, aveva 95 anni. Nato a Livorno nel 1920, Ciampi è stato protagonista dell’economia e della politica senza mai appartenere a nessun partito. Papa Francesco: “ ricoprì le cariche pubbliche con signorile discrezione e forte senso dello Stato”.
È morto questa mattina Carlo Azeglio Ciampi; l’ex presidente della Repubblica si è spento in una clinica romana dove da alcuni giorni era ricoverato a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute.
L’ex presidente della Repubblica era nato a Livorno nel 1920, poco dopo la laurea in lettere, nel 1941, fu arruolato nell’esercito regio che lo mandò a combattere in Albania; in seguito all’ 8 settembre 1943, si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale, alleata dei tedeschi e trovò rifugio a Scanno, in provincia dell’Aquila. Proprio a questo periodo risale il suo unico e breve periodo di militanza politica, nel Partito d’Azione
Finita la guerra, riuscì a vincere il concorso per entrare in Banca d’Italia dove compì una carriera straordinaria; entrato come semplice funzionario, Ciampi divenne direttore del Servizio Studi nel 1970, segretario generale nel 1973, direttore generale nel 1978 e infine governatore dal 1979 al 1993.
Gli anni ’90 sono per Ciampi gli anni della politica, nonostante non sia iscritto ad alcun partito, nel 1993 viene nominato Presidente del Consiglio con l’arduo compito di guidare il paese attraverso la tempesta di tangentopoli. Successivamente, ricopre la carica di Ministro del Tesoro per i governi Prodi e D’Alema.
Il 13 maggio 1999, con larghissima maggioranza, il parlamento lo elegge decimo Presidente della Repubblica Italiana. Il suo settennato fu caratterizzato da una particolare attenzione al tema dell’identità nazionale basata sulle imprese del Risorgimento e della Resistenza. Ciampi è stato uno dei presidenti più amati dagli italiani, con un indice di gradimento personale che ha quasi sempre oscillato tra il 70 e l’80%.
Quasi unanime il cordoglio del mondo politico, il presidente Mattarella ha dichiarato: “ Gli italiani non dimenticheranno il presidente Ciampi. Continueranno ad apprezzarlo, e a considerarlo un esempio di competenza, di dedizione, di generosità, di passione. Ai suoi familiari e ai suoi amici, accanto al ricordo incancellabile dei momenti più intimi, il privilegio e la responsabilità di tenere viva la memoria pubblica di Carlo Azeglio Ciampi. Sono certo che tutte le Istituzioni saranno al loro fianco e daranno loro il massimo sostegno”; alle parole del Presidente della Repubblica, fanno eco quelle della Presidente della Camera, Laura Boldrini, che in una nota scrive : “Tutto il Paese piange in queste ore la perdita di una grande figura di straordinaria integrità morale. Impegnato da giovane nella Resistenza antifascista, Carlo Azeglio Ciampi è stato uomo delle Istituzioni…”.
Decisamente meno entusiastici i toni del leghista Salvini, secondo il quale “Ciampi è uno dei traditori dell’Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti. Come gli altri si porta sulla coscienza il disastro sulle spalle di 50 milioni italiani”.
Al di fuori del mondo politico, anche Papa Francesco ha ricordato Ciampi e in un messaggio inviato alla moglie dell’ex presidente ha ricordato come il marito “ ricoprì le pubbliche responsabilità con signorile discrezione e forte senso dello Stato”.