Chieti. Adamo Carulli non è più Commissario liquidatore della Comunità Montana Maielletta. Stamattina ha infatti rassegnato le dimissioni, attraverso una lettera indirizzata alla Regione Abruzzo.
Carulli ha espresso tutte le proprie perplessità riguardo alla gestione regionale dei problemi delle comunità montane abruzzesi.
‘Tale atto finale consentirà alla Regione Abruzzo un risparmio economico di 200.000,00 euro all’anno.
Restano ancora in piedi altre 11 Comunità Montane con funzioni e servizi molto limitati e ridotti in attesa di decisioni politiche regionali.
Le Comunità Montane hanno svolto un ruolo e una funzione utile al territorio interno. Si tratta di capire quali nuovi indirizzi si vuole dare alla parte più debole dell’Abruzzo ma anche quella con le potenzialità ambientali, turistiche e paesaggistiche più interessanti.
A ciò si aggiunge l’evidente difficoltà di aggregazione istituzionale dei piccoli Comuni che senza di esse avranno più difficoltà ad erogare servizi per i propri residenti.
Aver portato questi enti alla chiusura è stato di una cecità politica da parte del governo regionale passato.
Sarebbe auspicabile che la nuova Compagine regionale decida anche per le altre realtà cosa intende fare.
O si ricostituisce qualcosa di utile o si provveda alla chiusura anche delle altre’, dichiara Carulli.
Più tardi è arrivata la replica alla lettera del commissario dimissionario da parte del direttore del Dipartimento della Presidenza della Regione, Giovanni Savini.
‘Spiace dover leggere sulla stampa le esternazioni del commissario straordinario della comunità montana Maielletta, Adamo Carulli, relative a questioni di cui egli è perfettamente a conoscenza.
Entrando nel merito, va ricordato che dal luglio scorso è in vigore la legge regionale n. 20 che fissa al 31 dicembre 2016 il termine entro il quale i commissari straordinari delle comunità montane abruzzesi devono predisporre i piani di successione di ciascun ente.
Si tratta di 12 comunità che possiedono complessivamente 57 unità di personale e che presentano diversi milioni di debiti, contratti direttamente o attraverso le proprie società partecipate. Al momento alcune comunità non hanno individuato l’esatta entità del debito, mentre il ricollocamento del personale deve attendere il completamento della medesima operazione in corso per le Province.
Il trasferimento del personale e delle passività dalle comunità montane alla Regione Abruzzo va affrontato in maniera globale, con un approccio che sia uguale per tutti e che non crei disparità di trattamento tra un ente e l’altro; su questo aspetto il Servizio Regionale Enti locali sta lavorando alacremente. Di tutto ciò Carulli è perfettamente al corrente, in quanto sono state effettuate diverse riunioni con la struttura tecnica della comunità montana Maielletta’, dichiara Savini.