‘Una lunga premessa di tempi e di fatti, che (attraverso i quattro governi Berlusconi, Monti, Letta fino all’attuale governo) vanno dal 2009 e la rassicurazione alla cittadinanza aquilana e degli altri comuni successivamente colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009 alla sua nomina del 24 aprile 2014 in seno al Comitato operativo nazionale di Protezione civile, passando inoltre in tre gradi di giudizio fino alla Corte di Cassazione nello scorso novembre 2015.
Riteniamo inopportuna l’attuale posizione di De Bernardinis in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione dell’Ispra ed in qualità di membro effettivo Ispra in seno al Comitato operativo di Protezione civile sia perché lo stesso è stato condannato in via definitiva, sia per decenza e per rispetto ai tanti morti, ai feriti e a tutta la popolazione colpita dal terremoto del 24 agosto 2016 e a quella colpita dal terremoto del 2009 a L’Aquila e altri 55 Comuni.
Per questo chiediamo al presidente del consiglio ed al ministro dell’Ambiente «se non si ritenga opportuna e giusta la revoca di De Bernardinis dagli incarichi ricoperti all’interno dell’Ispra, in quanto lo stesso risulta unico condannato in via definitiva nel processo “Grandi Rischi”, e la sua conseguente rimozione dal Comitato operativo di Protezione civile quale membro effettivo”, si legge in una nota del movimento politico.