“Sono semplicemente vergognose – ha affermato l’assessore Viola riferendosi alle affermazioni di Ricci – le parole rivolte al sindaco Umberto Di Primio dal consigliere Ricci. Lui che pur sapendo della chiusura della Burgo, unitamente al consigliere senatore Legnini, due anni prima che ciò avvenisse e nulla ha detto e nulla ha fatto, dovrebbe solo tacere. Le organizzazioni sindacali, i lavoratori, ovvero coloro che vivono quotidianamente il dramma della chiusura della ex Cartiera, hanno più volte pubblicamente dichiarato il proprio apprezzamento per l’attività che l’amministrazione Di Primio ed, in primis, del sindaco hanno posto in essere in favore dei lavoratori della Burgo stigmatizzando, tra l’altro il lassismo proprio di Ricci e dei suoi compagni d’avventura. L’infelice dichiarazione di Ricci, il quale forse non riesce ancora ad accettare la sconfitta elettorale, alla vigilia di una importantissima riunione per il futuro dei lavoratori Burgo, è un’azione di sciacallaggio politico e dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, la totale irresponsabilità sua e della sinistra di Chieti”.
“L’auspicio mio personale – ha concluso Antonio Viola – è che tutto il lavoro svolto unitamente al sindaco Di Primio per far riemergere dalla palude nella quale l’inettitudine della sinistra aveva relegato il progetto In.Te, possa in questa fase portare ad una proroga della deroga alla Cassa Integrazione e, subito dopo, all’avvio dei processi di realizzazione di nuove attività produttive con la riassunzione dei lavoratori ex Burgo e la creazione di nuovi posti lavoro”.
Francesco Rapino