Solo 13.878 di loro sono alloggiati nelle C.a.s.e. del “miracolo aquilano”, 1.300 sono ancora negli alberghi e nelle caserme, 11.093 sono in autonoma sistemazione.
“Dispersi, allontanati dalle loro relazioni familiari, sociali e territoriali, sottoposti ad una diaspora che sembra non avere mai fine” si legge nella nota. “Il ritorno tra le proprie mura si profila lontano nel tempo e sulle preoccupazioni quotidiane, legate alla precarietà della continua emergenza, gravano anche le ordinanze della protezione civile, del vice commissario vicario e le delibere del Comune che determinano ulteriore insicurezza e costringono i cittadini aquilani ad aprire contenziosi, per vedere tutelati i propri diritti e quelli del proprio nucleo familiare. Negli ultimi mesi, l’esasperazione degli aquilani per la condizione alloggiativa sta raggiungendo livelli non più sopportabili e le disperate proteste di tanti cittadini ne sono la drammatica testimonianza”.
All’incontro di mercoledì parteciperanno anche i consiglieri comunali Angelo Mancini e Enrico Perilli.