che continua a chiudere i bilanci con consistenti disavanzi, impedendo in tale modo la fuoriuscita della nostra Regione dal commissariamento.
Olivieri si riferisce, in particolare modo, all’episodio della ASL 2 di Lanciano Vasto Chieti che, nel 2015, ha corrisposto al laboratorio di genetica molecolare del Dipartimento di Scienze Psicologiche dell’Università di Chieti la somma di euro 400.000 per prestazioni inserite nel tariffario regionale, come da convenzione stipulata con lo stesso Dipartimento.
Il costo delle prestazioni erogate, e parliamo in gran parte di diagnosi di tumore alla mammella, è di gran lunga superiore a quello delle prestazioni che avrebbero potuto erogare le due strutture universitarie preesistenti di genetica, da anni convenzionate con la ASL.
A questa situazione si aggiunge il caso di una seconda convenzione della ASL 2 Lanciano Vasto Chieti stipulata con l’Università di Chieti per l’esecuzione delle risonanze magnetiche nucleari (RMN) al costo complessivo di circa euro 700.000 annui, mentre l’ospedale clinicizzato di Chieti non è dotato di un apparecchio RMN, che avrebbe potuto acquistare utilizzando la stessa somma stanziata per il pagamento delle prestazioni in convenzione.
Olivieri ricorda, altresì, che “il Decreto Legislativo 502/92, in materia di Riordino sulla Sanità, stabilisce che in caso di violazioni del principio del buon andamento e di imparzialità della amministrazione, o in caso in cui la gestione presenti una situazione di grave disavanzo, la Regione è tenuta a risolvere il contratto dichiarando la decadenza del direttore generale”.