Pescara. Una struttura tecnologicamente all’avanguardia, ma anche architettonicamente accattivante, e che non rappresenti un detrattore ambientale per il territorio che la ospita.
E’ la filosofia che ispirerà il progetto del nuovo depuratore di Pescara (che verrà funzionalmente connesso a quello già esistente), il cui elaborato sarà pronto entro la fine dell’anno.
Il tema è stato al centro di una riunione, convocata dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, a cui hanno partecipato anche il sindaco del capoluogo adriatico Marco Alessandrini e i rappresentanti degli enti coinvolti nella procedura.
‘Quella che abbiamo in mente – ha sottolineato D’Alfonso – è una grande operazione, in cui puntiamo a coinvolgere anche le università e gli altri istituti scientifici che si occupano di tematiche ambientali legate all’acqua.
In Europa esistono già modelli sperimentati in altre città, come Barcellona, Friburgo e Lubiana. Buone pratiche che potrebbero essere trasferite anche sulla realtà di Pescara’.
L’idea è di creare una sorta di “parco della depurazione”, in cui accanto all’impianto insistano laboratori e uffici. Per l’opera la Regione ha messo a disposizione un finanziamento di 30 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC).
Nell’incontro di oggi sono state individuate 3 opzioni per la localizzazione del nuovo depuratore: l’area dell’attuale impianto di via Raiale, l’ex conceria Cogolo di via Breviglieri e l’ex sansificio di via Ombrone.
Sarà ora il consiglio comunale di Pescara a dare un’indicazione sul sito ritenuto più adatto, sul quale verranno avviate ulteriori verifiche per accertare la presenza di eventuali cause ostative legate alla complessa normativa vigente in materia.
Contemporaneamente verrà avviato un ulteriore studio, per programmare gli interventi necessari all’implementazione di un sistema per la separazione delle “acque bianche” dalle “acque nere”, che permetterà di alleggerire ulteriormente la portata delle acque trattate nel depuratore di Pescara, evitando processi inutili e dispendiosi.
Parallelamente, inoltre, proseguiranno le verifiche tecniche per collettare le utenze del Comune di San Giovanni Teatino (trattate a Pescara) sull’impianto del Consorzio di Bonifica a San Martino, insieme a quelle di alcune zone di Spoltore (in particolare Villa Raspa e Santa Teresa).
‘Interventi – ha concluso il presidente – che consentiranno di ottimizzare la funzionalità dei depuratori di Pescara, garantendo un efficiente trattamento dei reflui, a beneficio della qualità delle acque del fiume e del litorale’.