“La stazione si presenta subito male” elenca in proposito Blasioli, “con una scala mobile ormai non funzionante da mesi, con un bagno a piano terra usufruibile solo a pagamento, con un servizio di bar e ristorazione che cessa la sua attività alle 21.00 di sera, ma quel che è peggio è quello che si vede uscendo dalla stazione. Da un primo sguardo d’insieme, infatti, i turisti potrebbero confondersi e pensare di essere arrivati in una città appena bombardata, ma gli autisti degli autobus di linea (GTM, ARPA e Panoramica) sanno bene che è la situazione che si verifica ormai da mesi e che sono rimaste inascoltate le loro richieste rivolte all’amministrazione comunale”.
Il riferimento è alla corsia preferenziale, prolungamento di via De Gasperi nel fare ingresso nell’area della ex stazione, che presenta crateri e avallamenti. Non solo. In alcune buche la corrente e i tubi sono scoperti. “Ciò che più sconvolge” tuona il consigliere del Pd “è che queste buche si trovano proprio sopra la corsia preferenziale dei mezzi pubblici, alla faccia dell’aumento della velocità commerciale degli autobus e del consequenziale utilizzo dei mezzi del Trasporto Pubblico Locale. Il paradosso? Nei giorni scorsi il Comune ha provveduto a ritracciare le linee gialle di delimitazione della corsia, senza prima preoccuparsi delle condizioni in cui la stessa si trovava. Su corso Vittorio Emanuele si può vedere che il marciapiede è ormai ridotto a un ricordo e le auto, che svoltano verso la biglietteria, non trovando più alcuno spessore, spesso l’impegnano come ampliamento della carreggiata”.
Non solo. Blasioli lamenta anche il punto di attesa degli autobus extraurbani a cui manca la panchina e la corsia preferenziale lato corso Vittorio Emanuele, che scorre verso sud, che ha degli alberi che non vengono potati da mesi. Ciò significa che gli autobus a due piani non possono utilizzarla e sono costretti a invadere la corsia riservata alle auto.
“Che dire poi” continua Blasioli dell’area verde prossima alla sede dell’APTR, piena di rifiuti accantonati agli angoli. Per una volta la stazione di Pescara e l’area antistante ad essa rappresentano davvero la cartolina di una città, abbandonata da troppo tempo, senza la minuta manutenzione stradale e senza alcun intervento di segnaletica, anche questa ormai lontano ricordo della nostra città”.