Secondo il consigliere, infatti, non si tratterebbe altro che di “falsa propaganda”, in quanto il Pdl “non dice quello che ha fatto per Chieti anche alla luce del proprio programma ma copre la propria incapacità di dare le soluzioni necessarie alla nostra Città attribuendo la colpa al passato. Con una precisa strategia comunicativa si mira a confondere la capacità di giudizio dell’opinione pubblica cittadina. Se fosse vero che il comune di Chieti ha un ammanco di 28milioni di euro, come il Pdl afferma, Di Primio dovrebbe immediatamente dichiarare il dissesto dell’Ente. Come mai questo non avviene?”.
Iacobitti si sofferma a pensare a come, più in particolare, possano essere addebitati alla passata amministrazione di centrosinistra i sei milioni di euro che il Comune deve alla Provincia di Chieti se, stando alle sue dichiarazioni, derivano da un contenzioso nato nel 1959.
“Ancora” continua il consigliere, “le somme dovute all’ACA erano state accantonate in precedenza, come certificano, nella relazione che accompagna il bilancio di previsione 2011, i revisori dei conti dell’Ente. I consiglieri del Pdl sanno leggere il bilancio che essi stessi hanno redatto? Insomma, il trucco mediatico vuole camuffare i tagli operati per gli enti locali dal governo nazionale di centro-destra come presunti debiti ereditati dal centrosinistra. Di Primio e la sua maggioranza rappresentano una classe dirigente occasionale che non sa rintracciare soluzioni per la città. Inoltre, a meno di un anno di amministrazione, sono evidenti e mal celate forti tensioni politiche e personali che dimostrano come il centrodestra a Chieti non è una maggioranza politica ma solo un cartello elettorale. La stagione delle finte lamentele non interessa nessuno. Quando si vincono le elezioni sia ha il diritto e dovere di governare, cioè pensare – progettare – realizzare le soluzioni per migliorare la vita dei cittadini. Non si può abdicare il ruolo della Politica vera e lamentarsi come in questo caso di un documento di bilancio che lo stesso centrodestra ha redatto e evidentemente condiviso nella stessa maggioranza. Se alcune forze politiche della maggioranza hanno delle riserve sul bilancio 2011, abbiano il coraggio di non votarlo per il bene della città”.