L’Aquila. Un vuoto legislativo di 10 anni che ha impedito di mitigare gli effetti del terremoto di due anni fa, a L’Aquila. Un vuoto che la Regione Abruzzo vuole colmare attraverso un disegno di legge regionale su ”Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche”. Approvato dalla Giunta il 21 febbraio scorso, il provvedimento passerà ora all’esame del Consiglio con procedura d’urgenza. Le caratteristiche sono state illustrate stamane dal presidente Gianni Chiodi e dall’assessore alla Protezione civile e all’Urbanistica, Gianfranco Giuliante.
”Questa legge” ha spiegato Giuliante “nasce dall’esigenza di tutelare la popolazione, di riempire un’incomprensibile vacatio e di uniformarci alla normativa nazionale. Un passaggio non più procrastinabile se si pensa che tutto l’Abruzzo è diventato suolo sismico, sia pur con differenze tra zone ad alto e basso rischio”.
”Quando mi sono insediato, due anni fa” ha aggiunto Chiodi “sono rimasto molto sorpreso per il fatto che la Regione non disponesse di una normativa ad hoc a tutela della popolazione, in un territorio così fortemente sismico. Oggi, con questo disegno di legge, denunciamo un comportamento non responsabile del passato e proponiamo una legislazione molto rigorosa e all’avanguardia. Grazie alle disposizioni del nuovo regolamento sui lavori del Consiglio il disegno di legge sarà presto esaminato dall’Assemblea. Auspico che ci sia una accelerazione nell’approvazione di questo articolato, così come di altri ancora in discussione (urbanistica, commercio). Dal confronto in Aula dovrà uscire un provvedimento finale completo, moderno, frutto del contributo di chiunque abbia a cuore la salvaguardia della popolazione dai tragici eventi sismici”.
Nel frattempo, poco distanti, il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Carlo Benedetti, il presidente della commissione consiliare Garanzia e Controllo, Enzo Lombardi, e il consigliere provinciale Pierpaolo Pietrucci, si sono incontrati per decidere un cronoprogramma di iniziative volte a definire le modalità attuative della mozione approvata dal Consiglio comunale, e successivamente fatta propria dal Consiglio provinciale, relativa all’individuazione di un’area a fattibilità’ immediata corrispondente all’asse longitudinale nord-sud della città’ dell’Aquila (corso Vittorio Emanuele II-corso Federico II) e vie e piazze limitrofe (via San Bernardino, piazza Duomo, piazza Palazzo). In particolare, è’ stato concordato di convocare una riunione operativa, che si terrà il 3 marzo alla presenza del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, degli assessori Pietro Di Stefano e Vladimiro Placidi, dei dirigenti comunali competenti e dei rappresentanti della Provincia dell’Aquila.
L’incontro avrà la finalità di verificare le modalità applicative della mozione, anche alla luce di precedenti incontri tecnici, relativi al problema delle infrastrutture e dei sottoservizi. ”La mozione approvata dal Consiglio comunale” hanno spiegato Benedetti e Lombardi “ha efficacia vincolante e pertanto stiamo stabilendo gli atti consequenziali, verificando le modalità operative per procedere in tempi rapidi alle ‘dichiarazioni di inizio attivita” e all’allestimento dei ponteggi, nonché alla riapertura dei portici di corso Vittorio Emanuele. Per questa ragione affronteremo le relative problematiche, anche in riferimento al ripristino della rete dei sottoservizi e alla sicurezza”.
”Come consigliere provinciale” ha aggiunto Pietrucci “mi impegno a supportare la mozione, nell’interesse della città e coinvolgendo tutti i consiglieri provinciali di maggioranza e di opposizione. Il messaggio che deve venire dal lavoro che stiamo svolgendo alacremente con i consiglieri Lombardi e Benedetti è che, soltanto se ritroviamo unità e condivisione sul processo di ricostruzione, sociale prima ancora che in termini di strutture, sapremo e potremo vincere questa sfida”.
È stato accolto, infine, l’Ordine del Giorno presentato dall’On. Augusto Di Stanislao nell’ambito
del provvedimento Milleproroghe per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo. Di Stanislao ha impegnato il Governo a considerare la possibilità di prevedere lo stanziamento di ulteriori risorse economiche indispensabili per avviare la vera ricostruzione e consentire alle amministrazioni locali di far fronte ai debiti nel frattempo accumulati. “Mi auguro che questa volta il Governo mantenga fede agli impegni che ha preso e finalmente inizi ad occuparsi seriamente e concretamente dei cittadini che ne hanno più bisogno”. L’OdG impegna, inoltre, a valutare l’opportunità di una completa e doverosa equiparazione agli eventi sismici avvenuti nelle regioni Marche ed Umbria del 1997 e quelli nelle province di Campobasso e Foggia del 2002, dove si è disposta la restituzione
del solo 40% dei tributi e contributi sospesi.