Pescara. “Ammonterebbero a 235 mila euro le maggiori spese sul capitolo relativo ai fondi del Comitato Giochi del Mediterraneo”: a rivelarlo è la capogruppo del M5s di Pescara Enrica Sabatini, secondo quanto emerso in Commissione Finanze del Comune.
Da qui l’accusa: “Il Partito Democratico vorrebbe far pagare tutto ai cittadini pescaresi approvando un ennesimo debito fuori bilancio. Siamo assolutamente contrari e pretendiamo che vengano chiarite nel dettaglio le responsabilità dell’ente in merito a queste spese non previste e le eventuali responsabilità patrimoniali dirette di chi ha sbagliato”.
Il Movimento 5 stelle chiede, infatti, l’istituzione di una commissione speciale di indagine che faccia luce sull’attività amministrativa della Fondazione e verifichi se il Comune abbia o meno avviato quel processo di monitoraggio e di verifica sull’attività del Comitato dei Giochi, che lo stesso Collegio dei revisori aveva sollecitato fortemente nell’ottobre scorso.
“Riteniamo doveroso andare a fondo nella vicenda”, proseguono i consiglieri pentastellati Sabatini, Alessandrini e Di Pillo, “poiché il Comune, in quanto ente attuatore per conto della Regione, non aveva alcun impegno diretto di carattere finanziario in questa partita e se oggi i 235 mila euro dovranno essere pagati dall’ente e quindi dai cittadini, è evidente la necessità di accertare perché questo sia avvenuto oltre che approfondire per quali specifiche finalità tali fondi pubblici siano stati utilizzati”.
Per poter istituire la commissione speciale, il M5s avrà bisogno però dell’appoggio di ulteriori cinque consiglieri tra le altre forze politiche, poiché lo Statuto comunale richiede la sottoscrizione di almeno un 1/4 dei componenti dell’assise civica.
“Il Pd lamenta costantemente carenza di fondi per il sociale, per la manutenzione delle strade e del verde, per la cultura, per il commercio, per le scuole, per la sicurezza pubblica e per tutte le priorità di una città” conclude il gruppo a 5 Stelle, “e non vorremmo mai scoprire che invece oggi il Comune dovrà caricarsi di 235 mila euro di maggiori spese, incidendo sul bilancio e sulle tasche dei cittadini, solo perché non c’è stato un controllo adeguato o perché sono stati pagati incarichi o eventi al di sopra delle reali possibilità e necessità”.