Pescara. Sarà pubblicato nei prossimi giorni un bando per recuperare la ex colonia Stella Maris di Montesilvano, una struttura realizzata alla fine degli anni ’30 e da tempo abbandonata a se stessa e all’accesso di numerosi senzatetto. Si tratta di un bando europeo di project financing, finalizzato ad individuare un soggetto privato che realizzi l’intervento, il cui valore si aggira sui 6 milioni di euro. L’iter del bando (con doppia gara) dovrebbe concludersi in autunno e i lavori andrebbero completati in 18 mesi dall’avvio. Si metterà così fine ad una lunga querelle che ha scatenato, nella cittadina e in Provincia, gravi polemiche legate alla sicurezza.
Ad annunciare il bando e ad illustrare l’attività svolta fino ad oggi dalla giunta provinciale sono stati il presidente Guerino Testa e l’assessore al Patrimonio Aurelio Cilli. “Il bando”, hanno spiegato, “indica le linee guida da seguire, cioè la destinazione di questo edificio, e fissa dei paletti. L’ex colonia dovrà diventare un polo culturale delle eccellenze dell’Abruzzo, e cioè eccellenze culturali, enogastronomiche e turistiche. A deciderlo è stato il tavolo tecnico che la Provincia ha istituto a maggio dello scorso anno con la partecipazione dei rappresentanti delle facoltà universitarie della d’Annunzio, dei Comuni di Pescara e Montesilvano, della Fondazione Pescarabruzzo e della Camera di commercio. Il tavolo, aperto a contributi esterni, ha ricevuto otto idee e tra queste ne sono state scelte due: quella della ‘Città del gusto’ e quella della ‘Fattoria didattica e concept store d’Abruzzo’. In entrambi i casi si immagina la Stella Maris come una sorta di vetrina per valorizzare e far gustare tutto ciò che riguarda l’enogastronomia e l’agricoltura abruzzese, ma ci sono anche una parte dedicata alla didattica e alla formazione qualificata e una parte riservata all’accoglienza”.
Alla base della rivalutazione dell’ex colonia c’è la volontà di non stravolgere l’identità dell’edificio e di conservare, anche se solo parzialmente, la funzione dell’accoglienza storicamente ricoperta dalla Stella Maris, preservare l’immagine unitaria del complesso, evitare aggiunte incongrue e guardare oltre i confini nazionali, ad esempio all’area euro-adriatica. In attesa dell’espletamento della gara si sta valutando la proposta del gallerista Cesare Manzo che vorrebbe realizzare un’edizione della mostra di arte contemporanea ‘Fuori uso’ all’interno della Stella Maris, dopo quella del 1997.
“Fino ad oggi l’identità di questo edificio a forma di aeroplano non era mai stata definita e proprio per questo la Giunta ha deciso di bloccare i lavori di manutenzione promossi dalla precedente amministrazione”, hanno spiegato Testa e Cilli. Erano, infatti, già stati realizzati 3 lotti, con una spesa di 2 milioni e 200mila euro, mentre per il quarto lotto, sospeso nel 2009, era stato già contratto un mutuo da un milione e 300 mila euro.
L’ultimatum di Forza Nuova. “Prendo atto delle parole del presidente Testa in merito al progetto di riqualificazione del complesso fascista montesilvanese e mi auguro che, finalmente, dalle parole si passi ai fatti”, a parlare è il coordinatore provinciale di Forza Nuova, Marco Forconi. “Ovviamente, non attenderemo un minuto oltre il 2012 e ciò significa che, in caso di inadempienza da parte dell’Ente Provincia, dal 1° gennaio 2013 ci sentiremo moralmente autorizzati ad occuparla per farne un uso funzionale al prestigio storico della struttura, sia dal punto di vista culturale che fisico. Sulla questione dei vandalismi e delle incursioni, invece, non abbiamo più pazienza: sabato 5 febbraio, pertanto, saremo nuovamente davanti alla Stella Maris, dal dopocena fino a tarda notte, per presidiarla”, avverte.
“Il presidente Testa si rassegni: noi saremo la sua spina nel fianco finché l’aeroplano fascista non tornerà a volare e non avremo nessuna pietà in caso di mancate promesse a breve e lungo termine”, conclude la sua nota di replica.
Daniele Galli