Presenti tra gli altri il Provveditore Carlea, l’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra, il Commissario straordinario Adriano Goio affiancato dai dirigenti regionali Carla Mannetti, Antonio Sorgi e Girardini, la consigliera regionale Alessandra Petri, l’assessore comunale all’Ambiente Isabella Del Trecco e il Comandante della Direzione Marittima Pietro Verna. Prima una riunione tecnica svoltasi presso la sede della Direzione Marittima, poi l’incontro con gli operatori commerciali, presso la Camera di Commercio. Si è tornati a parlare dei punti fermi di intervento, necessari ad ogni costo: da un lato il primo dragaggio per 2milioni e 400mila euro, ai quali si aggiungeranno altri 2 milioni di euro fondi Fas annunciati dalla Regione Abruzzo proprio nella mattinata; dall’altro il recupero di risorse economiche per consentire lavori di impermeabilizzazione della vasca di colmata che dovrà essere di nuovo utilizzata per depositarvi i materiali dragati. Altrettanto importante la previsione di una somma destinata alla manutenzione costante dei fondali, dove toccherà a Comune e Regione attivarsi per programmare e pianificare l’organizzazione del nuovo Porto attraverso il nuovo Piano Regolatore Portuale per chiudere definitivamente l’emergenza su Pescara. Sembra finalmente certo che il porto canale di Pescara verrà dragato sino a quando i fondali torneranno ad avere un’altezza di almeno sei metri e mezzo nella zona della darsena commerciale e 5 metri e mezzo nella zona destinata alla marineria, come ha annuciato il sindaco Mascia al termine del vertice.
“Il ‘caso’ del porto canale di Pescara è purtroppo il tipico esempio di pasticcio all’italiana – ha detto il sindaco Albore Mascia aprendo il confronto presso la Direzione Marittima –. Oggi la marineria, che sta dimostrando grande senso di responsabilità e correttezza, è in ginocchio e sono preoccupato anche per la balneazione perché l’economia pescarese vive del commercio e della sua spiaggia. Il rischio è che se le operazioni di escavazione dei fondali dovessero ritardarsi ulteriormente potremmo avere problemi con la balneabilità del nostro litorale”.
“Ovviamente però la procedura non può finire in questo modo, – ha sottolineato Carlea-: non possiamo andare avanti con la cultura dell’emergenza che può applicarsi sono nel caso di calamità naturali, in questo caso parliamo di assenza di programmazione e pianificazione di anni”. Tra le future soluzioni individuate: la bonifica del fiume, che oggi trasporta una notevole quantità di materiale verso il porto, oltre al ripensamento in toto della diga foranea. “Purtroppo – ha ripreso il sindaco Albore Mascia – il problema della diga è nato 25-30 anni fa, oggi quell’opera si è rivelata un disastro, dunque la prospettiva prevista nel Piano regolatore portuale è quella di portare fuori dal canale la marineria”, un progetto che però richiederà una tempistica molto lunga.
Nel corso del vertice tecnico è stato sollevato anche il problema della vasca di colmata, “che – ha detto il Provveditore Carlea – va recuperata in quanto potrebbe accogliere ben 250mila metri cubi di materiale”. “L’idea – ha detto il dirigente Sorgi – potrebbe essere quella di individuare risorse economiche utili per bonificare la vasca, tramite il suo svuotamento: tra l’altro la sabbia che si trova sul fondo dovrebbe essere di buona qualità e potremmo pensare a un suo riutilizzo. Dopo aver effettuato l’impermeabilizzazione prevista dalla normativa, potremmo nuovamente riutilizzare la vasca”. Dopo il vertice in Direzione Marittima, il gruppo di lavoro si è spostato presso la Camera di Commercio per l’incontro con una delegazione della marineria, guidata da Francesco Scordella, con Bruno Santori e il vicepresidente dell’Ente Camerale Carmine Salce e con i rappresentanti degli operatori commerciali, tra cui Enrico Marramiero per l’Unione Industriali e Sabatino Di Properzio, ai quali il sindaco Albore Mascia e il Proveditore Carlea, dopo aver ascoltato i timori espressi da pescatori e imprenditori circa l’inagibilità del porto, hanno riferito l’esito della riunione, confermando l’ormai imminente inizio del dragaggio.
Monica Coletti