Lanciano. Circa tremila persone hanno preso parte questa mattina alla manifestazione regionale della Fiom-Cgil, partita da piazzale Cuonzo, a Lanciano. I manifestanti hanno raggiunto il capoluogo frentano con mezzi propri e 17 pullman nonostante il maltempo. In piazza sventolano le bandiere dei sindacati autonomi Failms Cisal, Cobas, ma ci sono anche gli studenti delle scuole superiori e delegazioni studentesche di Pescara e Chieti, le associazioni Nuovo Senso Civico, Uniti contro la crisi e Per l’acqua pubblica. Presenti pure il segretario regionale della Fiom-Cgil, Nicola Di Matteo, ed il segretario provinciale Fiom-Cgil, Marco Di Rocco.
Al corteo hanno preso parte anche Betti Leone, della segreteria nazionale Sel, Alfonso Mascitelli, segretario regionale Italia dei Valori con il gruppo consiliare alla regione, il consigliere regionale Pd Franco Caramanico, il segretario del Pd di Lanciano, Leo Marongiu, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative di Lanciano, Mario Pupillo e i comuni di Fossacesia, Altino e Lama dei Peligni.
I manifestanti sono partiti sotto la pioggia guidati dai lavoratori della Sevel di Atessa della Fiom-Cgil e al momento stanno percorrendo viale Cappuccini per poi arrivare in piazza Plebiscito, dove si terranno gli interventi finali, intorno a mezzogiorno. La manifestazione regionale, indetta in occasione dello sciopero generale della Fiom Cgil, si sta svolgendo alla presenza di due delegati del sindacato francese Confederation Generale du Travail, omologo della Cgil, dello stabilimento Sevel Nord di Valenciennes.
“Dopo questa grande mobilitazione di lavoratori e lavoratrici metalmeccaniche abruzzesi il governatore Chiodi deve convocare Marchionne in Abruzzo per chiarire il futuro della Sevel”. E’ quanto dichiarano i vertici regionali e provinciali della Fiom-Cgil al termine della manifestazione. “Fiat e Confindustria devono ritirare l’accordo su Mirafiori e Pomigliano per permettere di riaprire una trattativa con tutti i sindacati, compresa la Fiom”, aggiungono a gran voce dal palco i vertici Fiom.
Nonostante il freddo e la pioggia i manifestanti sono stati circa un’ora in piazza Plebiscito per ascoltare gli interventi conclusivi del segretario regionale Fiom-Cgil, Nicola Di Matteo, degli studenti dell’associazione ‘Cogito’ e dell’operaia della Gir Sud di Gissi, Marzia Serafini, che ha sottolineato tra gli applausi come “l’accordo di Mirafiori sia un’imposizione che fa morire la contrattazione del lavoro: solo chi lavora in fabbrica sa quanto conta anche un solo minuto”.
“La manifestazione regionale della Fiom si è tenuta a Lanciano città medaglia d’oro al valor militare per la resistenza” ha detto Marco Di Rocco, segretario provinciale di Chieti della Fiom “in concomitanza con lo sciopero generale che in Sevel ha raggiunto il 70% delle adesioni con solo una linea su tre in funzione: un messaggio chiaro e diretto a Marchionne e a quanti vorrebbero calare con il modello Mirafiori qui in Abruzzo”.
Per il segretario regionale Fiom, Nicola Di Matteo, quella di oggi è stata “solo una tappa di una lunga battaglia: siamo di fronte a un aspro conflitto capitale-lavoro, ci raccontano che il mercato e’ ormai una guerra così da poter giustificare scelte autoritarie come quelle di Marchionne”.