Chieti. “Dopo soli tre giorni dalla denuncia ad un Piano sanitario regionale presentato all’insaputa di tutti, nella consapevolezza di lasciare interi territori senza copertura sanitaria, adesso arriva la grave decisione di chiudere, a decorrere dal 1 agosto 2016, le Guardie Mediche dei comuni di Scerni, Cupello, Carunchio, Celenza sul Trigno, San Vito Chietino, Palena e Quadri. Una vera e propria mannaia per i servizi essenziali al territorio del vastese e Sangro”.
Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.
“Questa è – spiega Febbo – la brutta e grave decisione assunta dal Direttore generale della ASL Lanciano-Vasto-Chieti dott. Pasquale Fracco, inserita nella delibera immediatamente esecutiva n.755 del 30 giugno scorso. Questa volta ad accompagnare la delibera vi è anche una precisa e puntuale lettera di mobilità, sempre a firma del direttore generale, inviata ai medici incaricati del Servizio di Continuità Assistenziale (guardia medica) che prestano servizio nei Comuni di Scerni, Cupello, Carunchio, Celenza sul Trigno, San Vito Chietino, Palena e Quadri. Nello specifico con questa relativa missiva si avvia la procedura di mobilità interna e viene chiesto ai medici rimasti senza sede la disponibilità a scegliere altra sede tra quelle disponibili altrimenti verranno rincollati d’ufficio. Come già affermato e rimarcato nelle precedenti decisioni e poi bloccate – aggiunge Febbo – avevo sottolineato all’assessore alla Sanità Silvio Paolucci che con la chiusura di questi specifici presidi sanitari si sarebbero causati solo gravi disagi e confusione visto che, ad oggi, manca ancora una organizzazione territoriale completa ed efficiente. Infatti è da incosciente procedere alla chiusura delle guardie mediche senza aver potenziato e medicalizzato il 118 con i medici che devono essere a bordo delle auto mediche attivate nelle zone interne. Invito invece l’assessore regionale Silvio Paolucci a svolgere una programmazione seria che tenga conto delle peculiarità e delle vere esigenze di ogni territorio, sopratutto quelle del vastese e del Sangro, prima di procedere a decisioni fatte solo ed esclusivamente di tagli e censure al solo scopo di uscire dal Commissariamento come se questo fosse la panacea di tutti i mali. Pertanto – conclude Febbo – chiedo che venga bloccato immediatamente e definitamente, come è stato fatto in precedenza e dallo stesso governo Chiodi, la delibera n.755 a firma del Direttore generale della nostra ASL altrimenti si rischia, all’inizio della stagione estiva, di provocare solo disagi ad un territorio già fortemente penalizzato da D’Alfonso con la consapevolezza di rendere il vastese ancora più povero e senza assistenza sanitaria di base”.