Pescara, Comitato ristretto dei sindaci: denunciata irregolarità nelle nomine

 

comune_pescaraPescara. All’interno del Comitato ristretto dei Sindaci della Asl di Pescara, al quale concerne il controllo sui distretti sanitari del capoluogo e di Popoli, Penne, Bussi e San Valentino, si sarebbe riscontrata un’irregolarità nella nomina di un componente il Collegio Sindacale. A riferirlo sono i consiglieri comunali Enzo Del Vecchio (Pd) e Fausto Di Nisio (Idv) che già in sede di Commissione Vigilanza hanno evidenziato l’incompatibilità del Dr. Ettore Rapino, condizione “evidente e macroscopica posizione, tale da pregiudicarne l’imparzialità e la neutralità del proprio operato”.

La vicenda parte a novembre 2010 quando Luigi Albore Mascia, in qualità di Presidente del Comitato, avviava le procedure per l’individuazione e la nomina di un componente del Collegio Sindacale della ASL di Pescara da parte dello stesso Comitato Ristretto; all’esito della pubblicazione dell’avviso risultavano aver presentato richiesta diversi professionisti e tra essi venne individuato Ettore Rapino come nuovo componente del Collegio Sindacale “in quanto, evidentemente, assicurava la necessaria competenza e garanzia di imparzialità per il ruolo da ricoprire”, riferiscono Del Vecchio e Di Nisio. Secondo i due, a far decadere la compatibilità di Rapino con l’incarico attuale, vi è un precedente incarico, deliberato ad aprile 2009 dal Direttore Generale della ASL di Pescara, Claudio D’Amario, per nominare Rapino componente del Nucleo Aziendale di Valutazione e Verifica con la seguente motivazione: “Atteso il carattere di natura prettamente fiduciaria dell’incarico di componente del Nucleo Aziendale di Valutazione e Verifica, la cui individuazione può essere, pertanto, basata sul criterio dell’intuitu personae”, locuzione latina che indica una fiducia personale tra le parti.

“L’esistenza di un rapporto fiduciario tra il Dr. Ettore Rapino ed il Direttore Generale della ASL Dr. Claudio D’Amario rappresenta una macroscopica incompatibilità con la funzione di componente del Collegio Sindacale della ASL”, affermano i due consiglieri; questo non perché Rapino mantenga ancora l’incarico nel Nucleo di Valutazione e Verifica, dal quale si è dimesso il 28 dicembre scorso, ma perché “in sede di esame e valutazione dei curricula, presentati dagli aspiranti a ricoprire l’incarico di Componente del Collegio Sindacale, il Comitato Ristretto dei Sindaci non sia stato messo a conoscenza dell’esistenza del rapporto fiduciario esistente tra il Dr. Rapino ed il Dr. Claudio D’Amario, Direttore Generale della ASL, poiché di tale rapporto non veniva menzionato nel proprio curriculum allegato alla domanda presentata, e nella stessa domanda di partecipazione all’avviso pubblico il Dr. Ettore Rapino dichiara di non trovarsi nelle condizioni di ineleggibilità o incompatibilità previste dalle vigenti disposizioni di legge in materia”.

Ma l’incarico precedentemente attribuito a Rapino farebbe comunque fede al momento in cui egli ha presentato la domanda costituendo, secondo Del Vecchio e Di Nisio, contrasto con l’art. 2399 del Consiglio comunale (riguardante le cause d’ineleggibilità e di decadenza) che detta testualmente al punto c): “Non possono essere eletti alla carica di sindaco e, se eletti, decadono dall’ufficio coloro che sono legati alla società o alle società da questa controllate o alle società che la controllano o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d’opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l’indipendenza.”

“La nomina del Dr. Ettore Rapino quale Componente del Collegio Sindacale della ASL di Pescara”, concludono i due, “rappresenta implicitamente un evidente vulnus al principio di neutralità e di imparzialità tra il controllore ed il controllato nella ASL di Pescara”, ragion per cui richiedono la revoca della nomina a Rapino e l’affidamento dell’incarico ad un “professionista che, privo di elementi di incompatibilità, meglio può garantire la funzione di neutralità ed imparzialità rispetto al soggetto controllato”. Sul caso si è già pronunciato il sindaco Albore Mascia, rispondendo con una nota alla odierna convocazione fattagli dalla commissione Vigilanza, alla quale non ha potuto partecipare per precedenti impegni istituzionali: “La procedura di nomina del componente del Collegio Sindacale ASL è stata avviata con apposito avviso pubblico, al fine di consentire la più ampia partecipazione dei professionisti interessati e si è conclusa, come da vigente Regolamento in materia, con una votazione da parte dei componenti del Comitato, secondo le modalità previste dal medesimo articolato regolamentare.”

Daniele Galli

 

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