Pescara. Nel Municipio del capoluogo adriatico, l’aria profumava di dimissioni da tempo, nulla era però stato ancora ufficializzato. Oggi è arrivata la conferma che ha annientato tutti i dubbi, l’assessore ai lavori pubblici, Alfredo D’Ercole ha protocollato la lettera per le proprie dimissioni per consentire alla maggioranza di far spazio al decantato Udc.
“Un anno fa – ha detto l’assessore D’Ercole – sono stato chiamato a salire su un ‘treno in corsa’, un treno che ora continuerà il proprio viaggio anche se qualcuno scende a una stazione intermedia perché l’amministrazione va sui fatti e non sulle persone. Mi dimetto perché ho ricevuto un incarico di fiducia dal sindaco basato non sul paradigma dello scambio politico, ma perché si voleva dare l’incarico a un tecnico che rappresentasse una sorta di ‘commissario’che doveva sopperire alla macchina dei lavori pubblici, che conoscesse la macchina amministrativa e fosse capace di lavorare senza l’ossessione del voto, ma solo per portare un contributo al governo della città. Negli ultimi mesi il tema politico si è però arenato sulla questione dell’avvicendamento e allora io mi dimetto per consentire al sindaco di dare stabilità al suo governo, ossia per il ‘bene della città’.
“L’assessore D’Ercole non è un uomo della politica, è un professionista che nella pubblica amministrazione ha fatto cose straordinarie, come i Giochi del Mediterraneo, e che ringrazio per la signorilità con cui oggi si fa da parte. D’Ercole si è preoccupato di curare i progetti previsti nel primo Piano Triennale delle opere pubbliche e di redigere il nostro secondo Triennale – ha sottolineato il sindaco Mascia”. Il sindaco ha poi omaggiato D’Ercole con una mattonella recante il logo di Pescara Città Dannunziana, una spilla d’argento con il logo istituzionale della città e una cravatta istituzionale. Da questo momento – ha proseguito il sindaco– le deleghe dell’assessore D’Ercole tornano ad interim nelle mie mani nell’attesa di nominare il nuovo assessore”. Il sindaco sceglierà per la sua giunta l’Udc, così come ampiamente preannunciato e urlato ai quattro venti? La città resta in attesa del rimpasto.
Di Pietrantonio e Del Vecchio (Pd): “Sentimento di infinita pena per il sindaco”. Questo il duro commento di capogruppo e vice del Pd in Consiglio comunale a seguito della conferenza stampa tenuta da Mascia e co. per salutare l’assessore ai Lavori Pubblici: “Alla scarsezza di cose da raccontare è stata aggiunta la pochezza intellettuale tesa nella migliore delle ipotesi ad intestarsi opere fatte da altri, nella peggiore a denigrare il lavoro svolto dal suo predecessore”, dichiarano i due in una nota, “Eppure, una più pacata riflessione avrebbe dovuto consigliare al Sindaco Mascia di evitare di parlare di manutenzione del verde visto che le tre gare espletate nel corso del 2010 sono giunte all’arrivo a stagione autunnale inoltrata ed i lavori non sono mai stati avviati come hanno penosamente testimoniato le incurie nei parchi, nei giardini e nelle aiuole comunali; così come avrebbe potuto evitare di intestarsi l’inaugurazione di Piazza Colonna e del collegamento di Via Caravaggio-Via Ferrari poiché è noto a tutti che per la prima è risultato fondamentale il lavoro svolto dalla Giunta D’Alfonso che ha tolto dalle sacche dell’immobilismo quell’accordo di programma con le ferrovie dello Stato, mentre per il secondo appare ancor più ridicolo il solo pensare che Mascia, che fino ad ora non ha fatto nulla, avrebbe di colpo ideato, finanziato, progettato, appaltato e cantierato una infrastruttura che di sicuro aiuterà lo snellimento del traffico cittadino. Verrebbe da chiedergli: ma a chi tenti di darla a bere?”.
Per Del Vecchio e Di Pietrantonio, poi, “il caso D’Ercole è emblematico: un anno di lavoro alla guida dell’assessorato più strategico e nessun risultato tangibile del proprio passaggio lasciato alla città. Il Comune non è riuscito nemmeno a cantierare il Ponte Nuovo, opera di cui la precedente amministrazione aveva lasciato il progetto esecutivo e finanziamenti pronti per essere attivati e di cui lo stesso D’Ercole aveva annunciato la messa in opera per il mese di maggio 2010”. “Per questo è difficile”, conclude la nota, “al di là della più accesa contrapposizione politica tra maggioranza ed opposizione, non provare un sentimento di infinita pena per un Sindaco incapace di rendersi consapevole del difficile compito insito nella figura del Primo Cittadino della prima realtà urbanistica della regione Abruzzo e completamente allo sbando nell’immaginare e programmare una visione strategica di Pescara”.
Monica Coletti – Daniele Galli