“L’ultimo Consiglio è stato un incidente di percorso” si giustifica, infatti, Di Renzo “anche per non aver voluto convocare il Consiglio stesso in seconda convocazione pur in presenza di un particolare periodo di festività. Chiederò personalmente al presidente del Consiglio Michetti che le convocazioni del Consiglio, almeno in periodi particolari, vengano effettuate anche in seconda così Iacobitti non potrà, strumentalmente, parlare di “strappo e di assenze”. Per riparare la scala mobile ci vorrà più tempo del previsto per l’incuria, la trascuratezza avuta nei cinque anni passati senza effettuare una manutenzione ordinaria. Questo ha costretto il tecnico responsabile a certificare la sua non agibilità senza una manutenzione seria e straordinaria che l’attuale amministrazione ha, invece, già responsabilmente predisposto”.
Stando a quanto promesso da Di Renzo, le linee programmatiche del bilancio 2011 verranno portate in Consiglio con larghissimo anticipo, entro questo mese di gennaio. Cosa, ricorda il politico, mai accaduta nella passata consiliatura, “quando i bilanci (non partecipati) venivano portati alla scadenza che la legge imponeva. Sul progetto IN.TE. ci dicano quello che loro hanno lasciato, senza accusare il centrodestra di quanto viene fatto ora per “raddrizzare” una situazione molto compromessa. Abbia il pudore il consigliere Iacobitti di tacere anche se è evidente che è alla ricerca di comparire, mediante qualsiasi fattarello, sulla carta stampata non solo per puro protagonismo politico ma principalmente per cercare spazi all’interno del suo partito. Se così è gli auguro e consiglio di farsi spazio in altri modi, la strada intrapresa secondo il mio modesto avviso è sconsigliabile”.