Pescara. Monta la polemica sullo slittamento ad aprile dell’erogazione, da parte del Comune di Pescara, dei fondi 2010 in favore delle famiglie disagiate. Tra il Pd e l’assessore alle Politiche sociali, Guido Cerolini, ora si gioca a scaricare le colpe su chi sia il colpevole del ritardo.
Dopo lunghi mesi di lavoro in commissione Politiche Sociali per la redazione di un regolamento stabilente l’accesso e le modalità di erogazione, nell’ultima seduta il Consiglio Comunale aveva deliberato lo stanziamento di 170mila euro da distribuire in favore delle famiglie pescaresi in condizioni di disagio economico. Forte ed evidente il ritardo, il 2011 è alle porte e il fondo fa riferimento all’anno in corso, in imminente conclusione. La colpa sarebbe, secondo il capogruppo Pd, Moreno Di Pietrantonio, dei ritardi con i quali l’Amministrazione Mascia ha approvato il bilancio e ha disposto la conseguente erogazione dei contributi in favore delle famiglie bisognose. “I fondi ci sono ma potranno essere erogati forse nel mese di aprile”, afferma, “Questo è il risultato di un’amministrazione che ha approvato il bilancio a fine aprile e il regolamento dei contributi a dicembre, tutto fuori tempo massimo. Non è questo il modo di amministrare una città e in particolare settori così delicati come il sostegno economico di famiglie bisognose, dove il tempo non è neutro. Quest’enorme ritardo aggraverà sicuramente le condizioni già precarie delle famiglie bisognose di Pescara”.
Pronta, già ieri, la risposta di Cerolini: “A ritardare l’erogazione dei contributi non è stato il presunto ritardo dell’amministrazione nell’approvazione del bilancio , ma piuttosto gli emendamenti che lo stesso Pd ha presentato alla delibera approvata qualche giorno fa dal Consiglio comunale. Emendamenti mal formulati, spesso contraddittori l’un con l’altro che hanno inficiato la validità della delibera stessa, imponendo il suo ritorno in aula per la correzione di errori macroscopici, ritardando di conseguenza l’emanazione del bando per l’accesso al fondo e quindi l’erogazione dei contributi stessi. Forse, anziché abbaiare alla luna, il consigliere Di Pietrantonio farebbe meglio a recitare il mea culpa”, ha detto l’assessore alle Politiche, “Ricordarsi delle famiglie disagiate solo a Natale, come sembra fare Di Pietrantonio, è quanto meno un esempio di pura demagogia politica”.
Oggi, infine, la ‘controribattuta’ del Pd, per voce del consigliere Giuliano Diodati, uno dei partecipanti ai lavori della commissione presieduta da Salvatore Di Pino per la redazione del regolamento: “Quello che dice Cerolini è di una gravità inaudita, dovrebbe pensare seriamente a dimettersi”. “Tale fondo esiste solo grazie al gruppo consiliare del Partito Democratico”, sostiene Diodati, “che in fase di approvazione di bilancio ne ha proposto l’apposita creazione”. “Gli emendamenti presentati da noi sono di natura prettamente migliorativa. Questa empasse dimostra ancora una volta l’indiscussa incapacità di questa Amministrazione, e in particolare dell’assessore Cerolini a gestire i rapporti con quella parte di cittadinanza che vive in condizioni di disagio”, conclude il consigliere Pd. Ad attendere rimangono le famiglie bisognose… di un aiuto, non di una ennesima replica.
Daniele Galli