Guardiagrele. “Ci auguriamo che la consigliera regionale Sara Marcozzi, sabato scorso, abbia potuto trascorrere una piacevole mattinata nel borgo guardiese ed ammirarne le bellezze, perché per quanto riguarda la questione sanità, la visita al SS. Immacolata è stata solo una trovata demagogica, e lo dimostrano la parole pronunciate senza che queste trovino riscontro alcuno nella realtà”.
Commentano così Zappalorto e Di Crescenzo, rispettivamente Segretaria Provinciale del Pd Chieti e Responsabile Politiche della Salute per il PD Abruzzo.
“Forse la consigliera regionale ignora che un pronto soccorso, per potersi considerare tale, deve arrivare ad avere 20.000 accessi l’anno e che a Guardiagrele, già da anni, i codici rossi vengono immediatamente spediti negli ospedali più grandi, attrezzati e specializzati nell’affrontare i casi di infarto o ictus o comunque episodi gravi. E questo per avere salva la vita dei pazienti per i quali, invece, la Marcozzi non sembra avere alcun rispetto pur di mettere insieme le solite dichiarazioni demagogiche e ritagliarsi un po’ di spazio nel panorama dell’informazione. Oggi, – continuano – la riconversione in atto presso l’ospedale guardiese non ha ridotto i posti letto, anzi, li ha incrementati a favore di una popolazione che presenta un alto indice di utenti che devono fare quotidianamente conto con fragilità, cronicità e non autosufficienza e che riempiono gli ospedali maggiori proprio perché non esistono strutture attrezzate e adeguate all’accoglienza e assistenza di queste patologie. Mancanza alla quale l’assessore Paolucci e la Asl stanno ponendo rimedio con la diffusione della medicina territoriale. La richiesta della consigliera regionale dell’attivazione di un reparto di medicina, poi, mostra quanto non ci sia nulla di logico nelle sue dichiarazioni, se non la speranza di raccogliere qualche voto e di continuare con la politica del “tanto peggio, tanto meglio”.