Piazza Unione trasformata in una pista di pattinaggio sul ghiaccio, il marmo di Ponte Risorgimento viscido come una saponetta: anche i marciapiedi delle zone più centrali di Pescara hanno subito la tardiva risposta del Piano Neve all’emergenza. Chi ha rinunciato a prendere la macchina, preferendo una gelida passeggiata per andare a lavoro, ha dovuto sfoggiare le più alte doti da equilibrista. Altissimo il numero dei traumi da caduta che il Pronto Soccorso ha dovuto fronteggiare nella giornata odierna. Peggio è andata a chi ha scelto di muoversi in macchina, e da più parti è arrivata la protesta nei confronti dell’Amministrazione.
Le polemiche più piccate giungono dalle circoscrizioni. “La zona di Porta Nuova era completamente bloccata: strade chiuse al traffico senza preavviso, alberi caduti sulle strade, marciapiedi inagibili per gli anziani, la strada simile ad una lastra di ghiaccio”, e’ il commento di Fabio Ippoliti, consigliere IdV della Circoscrizione di Porta Nuova. “Il sindaco e l’assessore Fiorilli dovrebbero vergognarsi”, ha aggiunto Ippoliti, “molte persone anziane non sono potute uscire di casa alcune son cadute sul ghiaccio, nella zona di viale Pindaro non si è potuto neanche rientrare dentro casa per strade chiuse senza preavviso, tutto questo perche non si è riusciti a garantire lo spargimento di sale su strade e marciapiedi per tutta la città, ma solo in sporadiche vie. E’ questa l’ennesima dimostrazione di superficialità e d’incompetenza di un’ amministrazione e di un sindaco che pensa solo a presenziare feste e celebrazioni, e non sa minimamente affrontare piccole emergenze come una nottata ( e non tre giorni) di neve in città”.
La mancata organizzazione dell’Amministrazione Mascia è la causa che l’opposizione riscontra alla radice dei disagi di oggi. “Una città come Pescara si è ritrovata letteralmente paralizzata”, commenta Stefano Casciano, segretario cittadino Pd, “eppure già da 24ore prima della tormenta era noto a chiunque, anche ai sassi, che sarebbe arrivata una violenta perturbazione dai Balcani”. Alla sorpresa si aggiungono gli errori, come riferisce Casciano: “I nostri amministratori non solo si sono ritrovati sprovvisti di sale da spargere lungo i marciapiedi ma, dopo averlo acquistato dalla Solvey di Bussi nella tarda serata di ieri, si sono accorti che era troppo farinoso e quindi incompatibile alle macchine spargisale. Ancora una volta, quindi, a causa del pressapochismo dei nostri amministratori, i pescaresi si sono ritrovati in stato di emergenza e, molti di loro, sono ancora intrappolati in casa”. Sulla ‘carenza di sale’ del Comune si scherza anche su Facebook: un apposito gruppo è stato creato con l’ironico slogag “Regala anche tu un chicco di sale al Comune di Pescara, tutti uniti possiamo sconfiggere il ghiaccio”.
L’immobilismo più diffuso è quello riscontrato sulle strade in pendenza, ovvero su tutto il quartiere dei Colli, dove trovare una via pianeggiante più lunga di 50 metri è praticamente impossibile. Neanche le gomme termiche hanno potuto arrampicarsi sulle salite più estreme e pochi sono i pescaresi che dispongono di catene per girare in città. Proprio sul Piano Traffico della zona collinare si è tenuta la seduta odierna della Commissione consiliare Mobilita. “E’ necessario risolvere definitivamente i problemi di viabilità nella zona dei Colli di Pescara e realizzare un Piano traffico adeguato alle esigenze dei cittadini e alla loro sicurezza. Queste le richieste avanzate dal Presidente della Circoscrizione Colli, Mauro Renzetti, durante la seduta della Commissione consiliare Grandi Infrastrutture e Mobilità, che hanno trovato l’accordo del Presidente Adele Caroli. Diverse le problematiche emerse durante la seduta, accentuate questi giorni dai problemi derivanti dal maltempo. Il disagio principale è in via Di Sotto, dove un’alternanza di sensi unici nelle strade che si immettono su via Di Sotto riuscirebbe a evitare gli intasamenti che quotidianamente si registrano. Gli stessi intasamenti si registrano in via Cavallaro, anche a causa della vicinanza di un istituto scolastico. Il responsabile dell’ufficio Traffico e Mobilità, l’architetto Emilia Michetti, presente alla seduta della Commissione, ha infatti predisposto un sopralluogo su via Cavallaro per verificare la fattibilità e intervenire modificando il senso di marcia. Durante la Commissione sono di nuovo state affrontate le richieste dei commercianti di via Gran Sasso che, a seguito dell’inversione del senso di marcia, denunciano una diminuzione dei clienti nelle attività commerciali presenti proprio su via Gran Sasso
Daniele Galli