Terremoto L’Aquila, Chiodi: “lievissimo calo demografico. Città non si spopola”

gianni_chiodiL’Aquila. ”I dati dell’indagine Cresa sono la dimostrazione che la città de L’Aquila non è affatto morta ne’ agonizzante, ma, anzi, si sta riprendendo e mostra segnali positivi da più parti, soprattutto nei numeri che riguardano il tessuto demografico. Le previsioni di chi temeva uno spopolamento dell’Aquila sono state, per fortuna, smentite dai fatti”.

Così il Commissario delegato per la Ricostruzione, e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, all’indomani della presentazione dei risultati sulla ”Congiuntura economica abruzzese” (il riferimento e’ al terzo trimestre 2010), elaborati dal Centro regionale di studi e ricerche economico sociali (Cresa) della Camera di commercio. ”A partire dagli anni ’90 del secolo scorso – osserva il Presidente/Commissario, leggendo il documento Cresa – la città e’ cresciuta sotto il profilo demografico in modo continuo, ed è passata dai 66.858 residenti del 1991 ai 72.988 del 2008. Dall’aprile 2009 al settembre 2010, poi, la popolazione e’ passata da 73.203 a 72.487 residenti, con una perdita di 716 unità”. Chiodi invita altresì a considerare che il calo, già lievissimo di per sé, ”è imputabile ad un saldo naturale fortemente negativo, conseguente all’elevato numero di decessi causato dal sisma”.

Al calo più marcato del secondo semestre del 2009, infatti, segue un calo meno consistente che si protrae fino al maggio 2010, a partire dal quale il numero dei residenti rimane pressoché immutato. Per Chiodi, quindi, ”sono tutti dati che smentiscono le previsioni peggiori e lasciano ampio margine di ottimismo per il futuro”. Nel rapporto Cresa si trova conferma.

L’analisi rivela che ”il calo demografico iniziato a seguito del sisma si e’ andato attenuando nel tempo e sembra essersi fermato negli ultimi mesi presi in esame; i numeri non sono negativi al punto da essere allarmanti”. ”L’emorragia che il terremoto avrebbe potuto provocare – conclude il rapporto – non si e’ fino ad ora verificata. La popolazione, nel complesso, ha mostrato la tendenza a non tagliare i ponti definitivamente con la città”.

”Gli aquilani hanno sempre mostrato grande tenacia e tanta voglia di rinascere insieme alla propria città – ha commentato Chiodi – segni di un forte attaccamento al proprio territorio, che alla fine hanno deciso di non abbandonare, e che oggi li ripaga mostrando segni di ripresa evidenti in vari settori, compreso quello economico”.

Vari indicatori della situazione economica, infatti, sono tendenzialmente positivi, a partire dall’occupazione e dal fatturato estero, in aumento rispetto al semestre precedente.

”Si tratta di segnali che confermano una certa ripresa dell’economia – ha concluso Chiodi – merito degli imprenditori e della popolazione aquilana che ha reagito e si e’ data da fare per la ripresa della città”.

 

Impostazioni privacy